Primo incontro ufficiale del presidente della Provincia, Franco Capponi, con le forze economiche e sociali del territorio. Si è svolto nella sala consiliare della Provincia con la partecipazione dei rappresentanti della Confindustria, delle associazioni dell’artigianato, del commercio, dell’agricoltura, delle organizzazioni sindacali e della cooperazione, nonché della Camera di Commercio.
Per la Provincia erano presenti anche gli assessori Blarasin e Giorgi con i dirigenti dei settori Attività produttive, Lavoro, Formazione professionale. “E’ questo l’avvio di un tavolo di confronto – ha detto Capponi nell’introdurre i lavori – che l’Amministrazione provinciale intende tenere aperto per dialogare su singoli obiettivi, ma anche e soprattutto portare avanti nel quinquennio una strategia di sviluppo condivisa su area vasta e recuperare una visione unitaria del territorio”.
Il primo passo sarà la costituzione del Comitato provinciale per lo sviluppo economico, così come previsto nel documento programmatico 2009-2014 delle nuova Amministrazione, approvato il primo dicembre scorso dal Consiglio provinciale.
L’iniziativa assunta dal presidente della Provincia è stata accolta con favore da tutti gli intervenuti ed ognuno, parlando a nome delle rispettive organizzazioni, ha assicurato un apporto costruttivo al confronto. Entrando nel merito dei temi di maggiore attualità, il dibattito si è concentrato su fattori contingenti, a partire dalla crisi economica in atto ed i risvolti sul territorio maceratese. L’assessore al Lavoro, Andrea Blarasin ha ricordato le varie azioni messe in atto dalla Provincia, sia a favore della imprese, sia dei lavoratori e, riferendo di un progetto di riorganizzazione dei Centri per l’impiego al fine di potenziare la loro funzione centrale, cioè quella dell’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro, ha lamentato il “fermo” in Regione di due bandi che la Provincia di Macerata, per prima nella Marche, ha presentato nei mesi scorsi: uno per agevolazioni finanziarie alle imprese che creano nuovi posti di lavoro ed uno per la stabilizzazione dei rapporti di lavori precari. Il presidente Capponi, nel chiedere alle organizzazioni sindacali e di categoria che fanno parte dei vari organismi regionali preposti di appoggiare in quelle sedi i due bandi della Provincia ha sottolineato pure, in senso negativo, la riduzione da parte della Regione dei trasferimenti alla Provincia (circa 10% in meno) dei finanziamenti derivanti dal Fondo sociale europeo.
tratto dal sito di "Cronache maceratesi" il 22/12/2009
Il primo passo sarà la costituzione del Comitato provinciale per lo sviluppo economico, così come previsto nel documento programmatico 2009-2014 delle nuova Amministrazione, approvato il primo dicembre scorso dal Consiglio provinciale.
L’iniziativa assunta dal presidente della Provincia è stata accolta con favore da tutti gli intervenuti ed ognuno, parlando a nome delle rispettive organizzazioni, ha assicurato un apporto costruttivo al confronto. Entrando nel merito dei temi di maggiore attualità, il dibattito si è concentrato su fattori contingenti, a partire dalla crisi economica in atto ed i risvolti sul territorio maceratese. L’assessore al Lavoro, Andrea Blarasin ha ricordato le varie azioni messe in atto dalla Provincia, sia a favore della imprese, sia dei lavoratori e, riferendo di un progetto di riorganizzazione dei Centri per l’impiego al fine di potenziare la loro funzione centrale, cioè quella dell’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro, ha lamentato il “fermo” in Regione di due bandi che la Provincia di Macerata, per prima nella Marche, ha presentato nei mesi scorsi: uno per agevolazioni finanziarie alle imprese che creano nuovi posti di lavoro ed uno per la stabilizzazione dei rapporti di lavori precari. Il presidente Capponi, nel chiedere alle organizzazioni sindacali e di categoria che fanno parte dei vari organismi regionali preposti di appoggiare in quelle sedi i due bandi della Provincia ha sottolineato pure, in senso negativo, la riduzione da parte della Regione dei trasferimenti alla Provincia (circa 10% in meno) dei finanziamenti derivanti dal Fondo sociale europeo.
tratto dal sito di "Cronache maceratesi" il 22/12/2009