martedì, settembre 29, 2009

Formazione e Lavoro: 150 giovani avviati a tirocini in aziende e enti

Sono centocinquanta i giovani inoccupati che la Provincia di Macerata ha avviato nei mesi scorsi in percorsi di formazione in aziende ed enti, nell’ambito del progetto “Tirocinio”. Grazie a questo strumento, essi hanno potuto maturare esperienze professionali inerenti il proprio titolo di studio o il proprio interesse professionale, conoscendo direttamente le realtà del mercato del lavoro locale.
“Si tratta di un’esperienza – precisa l’assessore alla Formazione professionale e politiche del Lavoro, Andrea Blarasin – che ha una durata minima di tre mesi e massima di sei, elevabile a nove mesi per i soli neolaureati. E’ molto utile sia per coloro che svolgono il tirocinio, sia per coloro che ospitano i tirocinanti. I primi, infatti, hanno la reale possibilità di ’sperimentarsi’ in un’attività lavorativa di proprio interesse. Nel contempo, l’azienda o l’ente pubblico ha modo di impiegare e accrescere le competenze del tirocinante, traendo dal suo inserimento uno spunto per l’innovazione organizzativa, di processo o di prodotto”.
Esistono due formule di attivazione dei tirocini formativi: uno finanziabile (sulla base di un apposito bando) ed uno non finanziabile. Il primo consiste nel riconoscimento al giovane tirocinante di un’indennità individuale mensile, che varia dai 200 ai 350 euro, rapportata alla distanza percorsa per raggiungere la sede del tirocinio. “Questo tipo di tirocinio– spiega Anna De Amicis, che in assessorato si occupa del relativo servizio – si può attivare presso datori di lavoro privati che ricadono fra le micro, piccole e medie imprese o enti pubblici. In favore dell’azienda o dell’ente, la Provincia riconosce il rimborso dei costi per le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile”.
Il tirocinio non finanziabile non prevede indennità o rimborsi per il tirocinante né il riconoscimento delle spese di assicurazione sostenute dalle aziende o dagli enti pubblici. Questo formula è destinata ai datori di lavoro non contemplati dall’avviso pubblico dei tirocini finanziabili ovvero ad aziende di grandi dimensioni, studi professionali e studi associati, associazioni iscritte all’albo nazionale o regionale oppure comunale con almeno un dipendente a tempo indeterminato.
La Provincia ha destinato quest’anno al progetto una quota di circa 130 mila euro del Fondo sociale europeo.

Tratto da "Cronache Maceratesi" del 29/09/2009

domenica, settembre 27, 2009

Disabili, 760 mila euro per assunzioni e telelavoro


di Gianluca Ginella

Settecentosessantamila euro, erogati dalla Regione Marche con il sostegno tecnico degli enti Provincia, per incentivare l'assunzione di lavoratori diversamente abili, la rimozione delle barriere architettoniche nelle aziende e il telelavoro. Una iniziativa, spiega Andrea Blarasin, assessore provinciale alle politiche del lavoro, che si rivolge a "imprese sul territorio in regola con la legge 68 (che promuove l'inserimento di disabili nel mondo del lavoro, ndr). E' un intervento sia a sostegno dell'assunzione dei soggetti diversamente abili, che per l'abbattimento delle barriere architettoniche, ambientali e strumentali che impediscono al'assunzione". L'iniziativa si articolerà con tirocini promossi dai centri per l'impiego (Ciof) tramite convenzioni con le aziende interessate (si ha tempo per presentare domanda sino al 15 ottobre, il bando si trova all'indirizzo: www.istruzioneformazionelavoro.marche.it). "I destinatari - continua Blarasin - sono piccole e medie imprese private che realizzano progetti finalizzati all'integrazione lavorativa". Per i tirocinanti, che verranno inseriti nell'azienda da 6 a dodici mesi, sono previsti 300 euro mensili (in pratica un rimborso spese), ma la verà finalità del progetto è l'assunzione a tempo indeterminato, nel qual caso all'azienda che assume andrebbero 5mila euro. Un secondo risvolto occupazionale del progetto è l'assunzione di tutor per il monitoraggio dei tirocini che percepiranno 700 euro mensili se la durata sarà di sei mesi, mille se superiore.
Il contributo della Regione verrà cosi suddiviso: 370 mila euro per azioni di sostegno all'assunzione di soggetti diversamente abili, 300 mila a sostegno di percorsi di formazione all'interno delle cooperative sociali di tipo B (che operano ai fini di inserire persone svantaggiate), 50 mila per la rimozione delle barriere architettoniche all'interno delle aziende e 40 mila destinati all'acquisto di beni strumentali per il telelavoro.

Tratto da "Il Messaggero" del 27/09/2009

venerdì, settembre 25, 2009

Frau, stop alle trattative

di Roberto Scorcella

Brusco stop alle trattative fra sindacati e azienda sugli esuberi a Poltrona Frau. I rappresentanti dei lavoratori, dopo l’incontro di oggi, parlano apertamente di rottura della trattativa, tanto che non è stato calendarizzato nessun altro incontro. Anche se dai 66 esuberi si è passati a un numero decisamente inferiore, 47, mancano prospettive per almeno quindici unità per le quali non viene prospettata alcuna soluzione a differenza di chi potrebbe uscire dall’azienda su base volontaria, con incentivi al prepensionamento o con il trasferimento ad altre aziende impegnate in attività collaterali alla Frau. Ma i sindacati hanno espresso chiaramente la loro posizione: si può discutere solamente di uscite volontarie. Inoltre, non si è parlato degli importi degli incentivi.
Quello di oggi era il primo incontro dopo la chiusura della prima fase della trattativa, dove non si è giunti ad un accordo a 45 giorni dalla data in cui Poltrona Frau ha avviato la procedura di mobilità. La trattativa in sede locale era stata sospesa ed è stata avviata una nuova trattativa con il coinvolgimento della Regione. All’incontro, infatti, era presente anche l’assessore regionale al Lavoro, Fabio Badiali. I sindacati, quindi, sono pronti a proseguire la battaglia e per questo nei prossimi giorni metteranno in atto le otto ore di sciopero che erano state già proclamate precedentemente. Saranno scioperi “a sorpresa” nel tentativo di mettere in difficoltà l’azienda. Cauto il direttore generale di Poltrona Frau, Piero Valentini, per il quale la trattativa non è chiusa, ma anzi ha fatto dei passi in avanti visto che il numero degli esuberi è già sceso da 66 a 47. “Sugli esuberi per i quali non abbiamo ancora trovato una soluzione” spiega “dovremo ragionare con la controparte”. L’assessore Badili, intanto, si è preso del tempo per valutare bene la situazione e potrebbe riconvocare azienda e sindacati la prossima settimana, anche su tavoli separati. Domani mattina i rappresentanti dei lavoratori si recheranno nella sede della Regione Marche ad Ancona dove è in programma un consiglio regionale sulla crisi occupazionale: cercheranno di incontrare il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, per rappresentargli la situazione dei lavoratori di Poltrona Frau e delle loro famiglie e chiedergli il sostegno della politica.

Il comunicato stampa della Provincia, aggiornato dopo gli sviluppi della riunione.
Alla fine della riunione che si è svolta oggi nella sede della Poltrona Frau a Tolentino, per trovare una soluzione alla vertenza in atto, le posizioni delle parti sono rimaste ancora distanti. Nel pomeriggio la riunione è continuata senza però giungere ad un possibile accordo. Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato la loro disponibilità ad accettare procedura di prepensionamento solo ed esclusivamente su base volontaria trovando in questo contrarietà da parte dell’Azienda. Anche le offerte di incentivi presentata da quest’ultima per favorire le dimissioni sono state ritenute insufficienti da parte dei rappresentanti dei lavoratori.
“Noi continueremo a perseguire ogni sforzo per mantenere la nostra azione di mediazione” – ha dichiarato in serata l’assessore provinciale al Lavoro, Andrea Blarasin, il quale ha seguito fino al termine la riunione a Tolentino dove in mattinata aveva partecipato anche il presidente della Provincia, Franco Capponi.
Proprio Capponi, a sostegno della trattativa, aveva comunicato alle parti la disponibilità della Provincia a mettere in atto progetti mirati di formazione per i lavoratori che accettino volontariamente il trasferimento ad altre aziende. Pur riconoscendo all’azienda la piena legittimità di porre in essere iniziative di riorganizzazione, da parte delle istituzioni è stato ribadito come tali riorganizzazioni debbano risultare strategiche per rafforzare la redditività dell’azienda stessa e garantire nel contempo il mantenimento sul territorio della produzione, del marchio e della leadership di Poltrona Frau.
Ai rappresentanti dell’azienda il presidente Capponi e l’assessore Blarasin hanno tenuto a rimarcare come il brand Frau sia oggi un prodotto del territorio maceratese, rappresenti un modello di impresa e sia anche l’orgoglio dei lavoratori che con la loro professionalità e manualità hanno saputo farlo sviluppare, suscitando un grande appeal dei mercati verso tali prodotti.
La Provincia ha comunicato anche il proprio impegno ad attivare misure di sostegno per far fronte a situazioni di precariato, incentivando nel contempo creazioni di nuove micro imprese ed agevolare così iniziative di lavoro autonomo.
In serata l’assessore provinciale Blarasin, nel comunicare che la Provincia insisterà per portare avanti la propria mediazione, si è dichiarato fiducioso sulla possibilità di far incontrare nuovamente le parti in una sede istituzionale, eventualmente anche a livello regionale. Un accordo sulla vertenza Frau – ha detto Blarasin – è necessario per l’Azienda, per i lavoratori dell’industria tolentinate e per l’impatto positivo che avrebbe in tutto il territorio maceratese.

giovedì, settembre 24, 2009

Nuova Italia interviene sul parcheggio di Rampa Zara

Macerata - Finalmente in maggioranza qualcuno ha cominciato a scoprire… l’acqua calda!
Il riferimento è a quel parcheggio tanto vagheggiato dai cittadini maceratesi che, affettuosamente, lo chiamano “Parcheggio di Rampa Zara”: il figlio che non c’è! Sono più di 20 anni che se ne sente la necessità, tanto che all’epoca ci fu a suo favore una sottoscrizione firmata da oltre 5mila persone. Anche in tempi più recenti l’associazione di commercianti del centro storico “Macerata Futura” presentò alla città un progetto firmato dall’architetto Guido Strinati, appoggiato da 1500 firme, per realizzare il sospirato e sognato parcheggio, che avrebbe anche risolto il problema degli autobus fermi in attesa su una corsia di viale Leopardi. Ma il sindaco Meschini, lapidario, rispose: “Porta jella!” e non se ne fece nulla, anche se, con valenza elettorale, aveva inserito nel suo ultimo programma un vago accenno al fantomatico parcheggio. Quello che stupisce è che sia proprio il già sindaco Maulo a dichiarare che è necessaria un’area di sosta a Fontemaggiore. Proprio lui che, affossando il progetto Longarini a favore della galleria, aveva impedito la realizzazione di quel parcheggio che avrebbe completato la “corona” per le soste a servizio della città. Oggi scopre che è necessario e lo giustifica, copia conforme, con le motivazioni presenti nel progetto di Strinati e con quanto sentenziò il costoso studio sul traffico della Sintagma: per chi viene da Recanati e Montelupone, via Pace, è necessaria un’area di sosta nella zona sotto la rampa Zara. Peccato non abbia citato la più stringente necessità dei commercianti del centro storico sempre più soli dentro i propri negozi, grazie alla desertificazione in atto favorita dalla mancanza di un’area di sosta mirata. Un altro segnale da questa maggioranza, che sul tema “parcheggio di rampa Zara” si sta sfaldando, viene da una chiara e diretta dichiarazione rilasciata dall’Assessore Giovanni Di Geronimo al mensile dell’Università: “Quel parcheggio s’ha da fare!” Peccato che tutte queste parole arrivino a fine mandato, quando non ci sono più i tempi per fare niente per cui sanno un po’ d’ipocrisia. Intanto il solito centinaio di auto, ogni mattina, parcheggia lungo la strada di Fontemaggiore, proprio sotto la rampa Zara, sfidando i cartelli di divieto di sosta: sono pronte per occupare l’area di sosta che ancora non c’è…


Associazione dei Circoli della Nuova Italia di Macerata

martedì, settembre 22, 2009

Incentivi all'occupazone delle persone disabili


di Beatrice Cammertoni

Nuove opportunità per i lavoratori disabili della provincia di Macerata: l’Assessore alla formazione e lavoro, Andrea Blarasin ha presentato oggi in conferenza stampa il nuovo piano di incentivi all’occupazione dei diversamente abili destinati alle piccole e medie imprese ed alle cooperative sociali maceratesi. Il contributo stanziato dalla Regione Marche e gestito dalla provincia ammonta a 760.000 euro e andrà a finanziare azioni positive il sostegno per l’assunzione di soggetti disabili (370.000€), la rimozione degli ostacoli architettonici, ambientali e di tipo strumentale che impediscono l’inserimento di essi nelle unità lavorative (50.000€), l’acquisto di beni strumentali finalizzati al telelavoro (40.000€) ed il sostegno di percorsi di formazione e lavoro all’interno delle cooperative sociali d’inserimento lavorativo di tipo “B” con l’affiancamento di tutor appositamente formati, per i rimanenti 300.000€. Sono previsti in particolare contributi all’avvio di periodi di tirocinio, con il supporto dei Ciof (Centri provinciali per l’impiego e la formazione) per stipulare le apposite domande di convenzione e per favorire l’incontro tra “domanda” e “offerta” di posti di lavoro. Ogni rapporto verrà plasmato sulle esigenze e sulle caratteristiche degli interlocutori e si potrà protrarre fino a 12 mesi nel caso in cui la disabilità sia psichica e 6 mesi se fisica. Nel corso del periodo, il lavoratore verrà affiancato e formato da un tutor aziendale ed è previsto un monitoraggio dei tirocini finanziato con 700 euro per quelli di 6 mesi e 1000 euro per quelli di durata superione.
L’impresa che al termine avvierà una collaborazione a tempo indeterminato riceverà un premio di 5000 euro. Un meccanismo, questo dell’inserimento in azienda con incentivi premiali, che in altri progetti della provincia, ha riscontrato ottimi risultati e che fa ben sperare in attesa di una nuova fase di ripresa economica.
Destinatarie degli incentivi sono le piccole e medie imprese private aventi sede legale ed operativa nella Regione Marche che realizzano progetti finalizzati all’integrazione lavorativa rivolti a disabili iscritti nelle liste provinciali, nonché le Cooperative sociali d’inserimento lavorativo che realizzano progetti personalizzati per i diversamente abili. Esse potranno presentare la domanda di contributo accertato il rispetto degli obblighi discendenti dalla legge 68/99 in materia. Tale normativa definisce le condizioni per l’assunzione di questi lavoratori (in numero stabilito giuridicamente in proporzione al personale impiegato) e svincolando l’assunzione dalla rigidità delle graduatorie previste dalla precedente disciplina.
Le domande di contributo debbono essere presentare a mezzo del servizio postale (Raccomandata) entro il 15 ottobre alla Regione Marche – Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro – P.F. Servizi per l’Impiego e Mercato del Lavoro – via Tiziano, 44 – 60125 Ancona.
La provincia di Macerata, in collaborazione con la Camera di Commercio, consegnerà inoltre sabato all’Abbadia di Fiastra il “Premio Etico”, giunto alla settima edizione e pensato per rivolgere il dovuto riconoscimento a cinque imprese maceratesi che nel corso dei precedenti mesi si sono distinte nell’attuazione della legge 68/99 sul collocamento dei disabili.

Tratto dal sito di Cronache Maceratesi il 22/09/2009

martedì, settembre 15, 2009

Lavoro di squadra: intervista all'Assessore Andrea Blarasin

Assessorato alla Formazione e alle Politiche del lavoro: impegnativo?
“Sì, è un settore delicato che, in prospettiva, svolge una funzione importante per il futuro di tutti e le cui applicazioni pratiche si sviluppano a ogni delibera migliorando di volta in volta lo stato sociale”.

E’ una realtà nuova per lei?
“In Provincia sono stato vice presidente della Commissione consiliare specifica, ma anche per la mia professione conosco il mercato occupazionale, le varie problematiche relative a finanziamenti, opportunità per le aziende e, dal punto di vista del la-voro, i punti forti e deboli dei Centri per l’Impiego”.

Come sta operando?
“Ho iniziato senza porre indugi, prendendo visione dell’esistente e programmando subito nuovi progetti, coadiuvato in questo dalla grande professionalità che ho trovato nei collaboratori impiegati in assessorato e dalla loro disponibilità, dimostrata anche nei nostri incontri settimanali che ho calendarizzato per coordinarci nel lavoro”.

Perché “FormaLavoro”?
“In un termine c’è la sintesi di un impegno volto al rilancio di due settori chiave: Formazione e Lavoro, strettamente correlati fra loro, per creare un nuovo rapporto tra aziende e lavoratori, rendendo le prime più disponibili e i secondi più preparati. Questo per affrontare le sfide della nostra era che si evolve in continuazione, caratterizzata da velocità, tecnologia e globalizzazione”.

Quali i contenuti?
“Informazione, senza sterili fraseologie. Soprattutto informazione chiara e completa su quelle che sono le funzioni di questo assessorato, sui provvedimenti e sulle innovazioni legislative che interessano sia le aziende che i lavoratori. Mettere le persone al corrente dei progetti ed evidenziare il dinamismo dell’assessorato, presente e attento a ogni tematica, sempre impegnato a trovare la migliore soluzione dei problemi”.

Fernando Pallocchini

mercoledì, settembre 02, 2009

Ricostituita la commissione provinciale. Aiuti ai 49 dipendenti in mobilità della "Pelletterie 1907" di Tolentino

L’approvazione della lista di mobilità relativa anche ai 49 dipendenti della azienda “Pelletterie 1907” di Tolentino, licenziati a seguito della messa in liquidazione della ditta, è stato il primo atto compiuto dalla ricostituita Commissione Provinciale per il Lavoro, che – presieduta dall’assessore provinciale Andrea Blarasin – ha tenuto la sua seduta di insediamento nelle sede del Centro per l’impiego di Piediripa. L’atto di approvazione delle lista di mobilità è servito anche a sbloccare la procedura per la corresponsione della relativa indennità alle maestranze interessate..
La Commissione provinciale per il Lavoro, prevista e disciplinata da una apposita Legge regionale, è stato nominata nel mese di agosto dal presidente della Provincia, Franco Capponi, tenendo conto delle designazioni pervenute da parte delle organizzazioni sindacali e di categoria. Essa, infatti, è organismo di rappresentanza e concertazione delle parti sociali in materia di lavoro e formazione, oltre a svolgere importanti funzioni amministrative relative all’esame ed approvazione delle liste di mobilità dei soggetti licenziati da aziende in crisi.
“La Commissione – ha detto l’Assessore Blarasin – è stata ricostituita con tempestività in quanto la sua azione è particolarmente importante in questa fase in cui, a causa della crisi, molti lavoratori hanno perso il posto di lavoro ed attendono l’atto di approvazione delle liste per poter iniziare ad usufruire almeno degli ammortizzatori sociali. Come delegato dal presidente Capponi a presiederla, intendo potenziare il ruolo della Commissione quale luogo istituzionale ed operativo di raccolta di proposte e suggerimenti in materia di formazione e lavoro da parte delle parti sociali. Il momento economico che anche la nostra provincia sta attraversando richiederà decisioni ed interventi importanti da parte della Provincia, in particolar modo in materia di ammortizzatori sociali, utilizzo di fondi europei, interventi per la formazione e l’occupazione; temi su cui intendo sistematicamente confrontarmi in sede di Commissione provinciale del lavoro con le parti sociali, per raccogliere valutazioni, proposte, suggerimenti e pareri. A tal fine – ha concluso l’assessore – intendo sollecitare una forte partecipazione propositiva, su cui credo di poter riscontrare attenzione ed apprezzamento da parte di tutti i componenti”.

Tratto da "Cronache Maceratesi" il 02/09/2009