venerdì, febbraio 09, 2007

Macerata - Servizio Idrico. Il testo della Mozione di Blarasin presentata in Consiglio Comunale


PREMESSO

  • Che l’Osservatorio Prezzi&Tariffe di Cittadinanzattiva ha svolto un indagine sul servizio idrico integrato in tutti i capoluoghi di provincia italiani, relativamente al biennio 2005 e 2006;

  • Che tale indagine ha preso ad oggetto, nel biennio di riferimento, le tariffe idriche ad uso domestico scomposto nelle voci: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa (o ex nolo contatori);

  • Che tale indagine è stata condotta analizzando il costo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma all’anno 192 metri cubi di acqua, in linea con quanto calcolato dal Comitato di Vigilanza sull’uso delle risorse idriche nell’ultima relazione al Parlamento;

  • Che i dati sono stati reperiti direttamente dagli Ato o dai gestori del servizio idrico nelle città interessate dalla rilevazione;
CONSIDERATO
  • Che dallo studio realizzato risulta complessivamente che nel 2006 c’è stato un aumento medio nazionale del 5% sulle bollette dell’acqua rispetto alla spesa sostenuta dalle famiglie nel 2005;
  • Che la regione Marche ha avuto nel 2006 rispetto al 2005, in termini percentuali, la più alta variazione in aumento tra le Regioni italiane, attestandosi al 9,6%;

  • Che nella città di Macerata si è riscontrato, tra tutti i capoluoghi di provincia italiani, il più alto incremento tariffario del biennio considerato, con i costi aumentati del 42%;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI MACERATA
IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA



  • Ad accertare l’entità della variazione delle tariffe idriche nel biennio 2005/2006 e soprattutto a verificare le cause che hanno portato la città di Macerata al primo posto a livello nazionale con la più alta variazione in aumento (+42%);
  • A valutare la possibilità di abbassare le tariffe idriche anche attraverso una politica di tutela di un bene comune fondamentale quale è l’acqua;
  • A valutare la possibilità di creare delle “fasce protette” tra la popolazione economicamente più esposta a tali rilevanti aumenti di un bene di prima necessità quale è l’acqua (pensionati, monoreddito, famiglie numerose).