giovedì, novembre 13, 2008

Trasporti: I Sindacati contro la Provincia

Nuova protesta nel settore dei trasporti, e questa volta una protesta tutta locale.
E’ di ieri la notizia della dura presa di posizione dei sindacati nei confronti dell’Amministrazione Provinciale.
Si contesta alla Provincia la mancanza di volontà politica di intervenire per incentivare e sostenere il Trasporto Pubblico Locale e le aziende di trasporto interessate che si sono ritrovate in una situazione di sofferenza per i mancati trasferimenti di risorse dovuti dalla Regione e per gli aumenti del prezzo del gasolio.
Dunque sarà sciopero degli autoferrotranvieri delle aziende della provincia di Macerata: è quanto proclamato congiuntamente da un documento firmato oltre che da Salvatore Zizzi dell’UGL Trasporti, anche dalle altre segreterie provinciali della CGIL, CISL, UIL.
Già il fatto che le quattro sigle sindacali nella nostra provincia siano unite, mentre in altre parti d’Italia hanno posizioni divergenti, la dice lunga sulla gravità della situazione locale e sulla inadeguatezza dell’Amministrazione Provinciale a fornire risposte.
Un segnale che denota, come ho più volte sostenuto, la mancanza di autorevolezza della Amministrazione Provinciale nei confronti della Regione Marche che sta ricevendo dal Governo fondi riservati ai rinnovi contrattuali del personale, all’aumento dei costi negli ultimi anni e all’inflazione pregressa del settore del trasporto pubblico.
La Regione avrebbe dovuto trasferire i fondi necessari per arginare il problema, fondi che sta ricevendo mensilmente dallo Stato, e la Provincia continua a non attivarsi nei confronti della Regione per la propria quota di spettanza.
Mancanza di autorevolezza soprattutto da parte dell’Assessore ai Trasporti Romagnoli che non riesce ad imporre in Giunta lo stanziamento di ulteriori fondi per il suo assessorato necessari per esercitare una delega che non sia solo formale e che sarebbero utili per la sopravvivenza di un servizio pubblico qual è quello del trasporto urbano ed extraurbano.
A questo si aggiunga che le organizzazioni sindacali, dal mese di giugno scorso, dopo i primi infruttuosi incontri con l’Assessore, non sono state in grado ancora di ottenere una proposta di soluzione. Dopo cinque mesi, ieri l’ennesimo rinvio.
Il Presidente Silenzi deve affrontare concretamente la questione e deve dare la possibilità alle aziende di trasporti in difficoltà di continuare a fornire un servizio di pubblica utilità tanto importante per il territorio provinciale. Ci sono i tempi anche per scongiurare il prossimo stato di agitazione appena proclamato ed evitare disagi ai cittadini: il Presidente Silenzi e l’Assessore Romagnoli si attivino immediatamente nei confronti della Regione, convochino i sindacati e diano soluzioni concrete.
Andrea Blarasin
Vice Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale
Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale

giovedì, ottobre 23, 2008

Blarasin: parcheggio gratuito per automobilisti virtuosi

NIENTE MULTE? PARCHEGGI GRATIS
Proposta per chi evita infrazioni per 24 mesi.
Due anni senza prendere nemmeno una multa e ti guadagni dodici mesi di sosta gratuita nei parcheggi a pagamento della città. La proposta, una delle prime del genere in Italia, e con un preciso intento educativo, è contenuta nella mozione firmata dal consigliere Andrea Blarasin (An-Pdl).
La rivoluzionaria paginetta è stata depositata ieri alla segreteria del Consiglio Comunale di Macerata e s’intitola “Sosta gratuita per un anno a chi non infrange le regole per due anni”.
Blarasin fa una premessa: “Le contravvenzioni sulla viabilità da parte della polizia municipale hanno l’obiettivo di sanzionare i comportamenti scorretti degli automobilisti, non quello di vessare i cittadini al fine di incrementare le entrate delle casse comunali. Poi è sempre più diffuso l’obiettivo di adottare una logica meritocratica in tutti i campi, che premi i comportamenti virtuosi e diffonda maggiormente il senso civico tra i cittadini.”Ed ecco la conclusione: “L’amministrazione Comunale si renda promotrice di una campagna che premi il comportamento virtuoso degli automobilisti testimoniato dall’assenza di contravvenzioni al codice della strada per un periodo minimo di due anni”. Secondo il meccanismo proposto da Blarasin potrebbero essere premiati “tutti quegli automobilisti residenti nel comune di Macerata, dotati di patente e proprietari di un autoveicolo che possano dimostrare di essersi comportati in modo esemplare dal 01 gennaio 2009 al 01 gennaio 2011, con assenza di contravvenzioni. Se lo faranno, avranno il diritto di utilizzare i parcheggi a pagamento della città per i successivi 12 mesi fino al 01 gennaio 2012 senza tirare fuori neppure un euro da infilare in un parcometro.”

giovedì, ottobre 02, 2008

Attuata la mozione di Blarasin: anche la Provincia di Macerata celebra i suoi nonni

Tanti auguri a tutti i nonni
Una provincia con 67 centenari

“Le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita, quelle sulle quali i bambini imparano a leggere i loro sogni”. Questa frase dello scrittore francese Marc Levy è la dedica che la Provincia di Macerata ha inviato per posta, su un cartoncino a firma del presidente Giulio Silenzi e dell´assessore alle Politiche sociali, Alessandro Savi, ai 67 centenari ed ultracentenari residenti nel territorio provinciale, in occasione della “Festa dei Nonni” che cade oggi, 2 ottobre. Il cartoncino è a forma di una piccola pergamena, con il logo della Provincia, e riporta il nome del destinatario a cui è aggiunta una frase di ringraziamento: “Per la lunga vita trascorsa nella comunità e per aver condiviso con tutti conoscenza, esperienza e amore”. L´iniziativa, oltre che celebrare la “Festa dei Nonni”, istituita con la Legge n. 159 del 31 luglio 2005, “esaltandone il ruolo e la figura”, come recita una mozione promossa lo scorso anno dal consigliere provinciale Andrea Blarasin e fatta propria all´unanimità dall´intero Consiglio, intende sottolineare l´attenzione della Provincia verso la popolazione anziana, per la quale è in atto il progetto di ascolto “Anziani, non più soli”, e richiamare la sensibilità di tutti affinché le cosiddette “terza e quarta età” siano considerate risorse sociali e patrimonio di esperienza e saggezza da valorizzare. Dei 67 centenari ed ultracentenari maceratesi, solo 10 sono uomini, di cui 8 hanno un secolo esatto di vita e 2 hanno già compiuto 102 anni. Tra le 57 donne, 2 hanno 106 anni, 6 ne hanno compiuti 104 ed altrettante 103. Otto hanno 102 anni, 13 ne hanno raggiunti 101, 21 hanno festeggiato il secolo di vita ed una è giunta alla ragguardevole età di 109 anni.
La città che conta più centenari è Macerata (13): Maria Battistini, Vittorio Bettucci,Lilia Bontempo, Giovanna Cecchi, Fiorina Ciarulli, Adele Cippitelli, AssuntaCipriani, Luigi Luchetti, Giuseppe Passantino, Maria Sebastiano, Anna Sopranzi,Natalina Gasparrini, Edvige Migliorelli. Seguono Recanati con 8: AssuntaCastagnani, Giulia Pizzichini, Filomena Senesi, Teresa Antonucci, Bruna Maccaroni,Tullia Grassi, Teresa Casale, Marino Gabrielloni; Civitanova (7): Maria Benedetti,Elena Angelini, Giuseppa Formiconi, Adelina Alessandrini, Teresa Cecchi,Alessandro Morbiducci, Maddalena Silecchia; Tolentino (7): Giulietta Chioccola,Teodora Rubino, Ginevra Petrucci, Anna Zacconi, Rosa Rozzi, Rosa Tartabini, ElisaMattioli; Porto Recanati (5): Giuseppina Bianchi, Italia Pagliericcio, Rosa Pilesi,Agata Simoncini, Felicina Torregiani; Appignano (3): Flavia Accorsi, Rosa Giuliani,Gina Zitti; Camerino (3): Dina Magaleppi, Maria Servili, Sesto Severini; Treia (3):oltre alla “più longeva” maceratese Teresa Brachetta, che ha compito 109 anni, cisono Maria Sterpi e Maria Leonardi; Cingoli (2): Pacifico Chiariotti, AnnaFrancucci; Corridonia (2): Maria Illuminati e Dina Tentoni; Loro Piceno (2): EmiliaSplendiani e Blandina Tiberi; San Severino (2): Rovellina Branciari e DomenicoDari-Mattiacci. Gli altri centenari sono: Sebastiana Ruggeri (Apiro), Luigi Senesi(Belforte del Chienti), Argia Paganelli (Castelraimondo), Maria Garbo (Matelica),Pasqualina Rossini (Mogliano), Cesira Fontanella (Montefano), Attilio Barchetta(Penna San Giovanni), Maria Principi (Pollenza), Ea Ortenzi (Sarnano), GiuseppaMoscatelli (Serravalle di Chienti).

venerdì, settembre 05, 2008

Benzina, Baldassarri: ha ragione Brunetta, c'è un cartello sul prezzo

Roma, 5 settembre 2008
"Ha ragione Brunetta, c'è un cartello sui prezzi della benzina". E' il commento di Mario Baldassarri (Pdl), presidente della commissione Finanze e Tesoro, in merito alle dichiarazioni del ministro per la Pubblica amministrazione sull'andamento simmetrico tra costo del petrolio e prezzo della benzina, intervenuto a Omnibus Estate in onda su La7.
Baldassarri ha spiegato che "quando il prezzo del petrolio sale, s'innalza immediatamente il prezzo della benzina, mentre quando scende il costo del greggio, il prezzo della benzina cala poco e molto lentamente". "Di fatto esiste un cartello oligopolistico", ha concluso il presidente della commissione Finanze e Tesoro.

venerdì, agosto 29, 2008

Comune di Macerata: Al via le domande per contributi sugli affitti

Dal primo settembre, fono alla fine del mese, potranno essere presentate le domande per usufruire dei contributi finanziari previsti dalla legge 431 del 1998 a sostegno della spesa per il canone d'affitto del 2008. Possono accedere al beneficio coloro che non hanno proprietà, comproprietà, usufrutto o uso, per sé o per ciascun componente del nucleo familiare, su un altro alloggio e che abbiano sottoscritto un contratto di locazione regolarmente registrato relativo ad alloggio di proprietà privata o comunque non soggetto alla generale disciplina degli alloggi popolari. Inoltre devono avere un reddito 2007, calcolato con indicatore Isee, rientrante nei seguenti valori: fascia A, Isee non superiore a 5.142,67 euro (equivalenti all'importo annuo dell'assegno sociale Inps) ed un'incidenza del canone non inferiore al 30%, fascia B, Isee non superiore 10.285,34 (equivalenti all'importo annuo di due assegni sociali Inps) ed un'incidenza del canone non inferiore al 40%.
La domanda va presentata all'Ufficio casa del comune, in viale Martiri della Libertà 28 aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 (tel. 0733.267463), ove dono disponibili anche il bando e moduli di domanda.

giovedì, agosto 14, 2008

"Città allo sbando con mille priorità" Blarasin al vetriolo pensa al Pdl locale

Intervista di Nicola Paciarelli tratta da "Il Messaggero"

Si divide tra il Comune e la Provincia (è eletto in entrambe le assemblee) in rappresentanza di Alleanza nazionale. Andrea Blarasin, trentaseienne dottore commercialista, nella sua veste di consigliere comunale del gruppo di An ha una visione piuttosto preoccupata della situazione cittadina e della gestione della giunta in carica.
Consigliere, quali sono i problemi più gravi della citta?
«Macerata è allo sbando, è tutta una priorità. I problemi sono i soliti e sono tanti, e ciò è colpa di una giunta che non è capace di garantire neanche l’ordinaria amministrazione. Potrei dire il centro storico, la viabilità, il turismo, la cultura: sono tutti punti dolenti».
Cosa fare, allora, per risollevare la situazione?
«Al di là dei singoli progetti, si tratta di una questione di metodo. Un’amministrazione deve avere bene in mente l’idea della città che vuole. Per fare questo ci vuole un piano strategico che prenda in considerazione la città e gli obiettivi da raggiungere. Macerata ha bisogno di essere rilanciata come capoluogo e la prima cosa che mi viene in mente è l’annoso problema del parcheggio a nord: senza quello il centro storico non avrà mai autorevolezza».
Autorevolezza, in che senso?
«Autorevolezza, per una città, significa dare slancio a iniziative di qualità, ad esempio in ambito turistico. In questo campo Macerata deve essere la città capofila della provincia, che dia le linee di indirizzo. Abbiamo la fortuna di avere belle cose, allora valorizziamole».
Si avvicinano le elezioni. Le provinciali nel 2009 e le comunali nel 2010. Come si presenterà il centrodestra maceratese a queste importanti scadenze?
«Sono per una netta accelerazione del processo di costituzione del Pdl a livello locale. Bisogna creare un gruppo compatto che sia in grado di risolvere i problemi. Lasciare tutto così come ora, con Fi e An che sono due partiti distinti, è un problema, in quanto ci sono contenuti diversi. Bisognerà trovare unità di vedute e lasciare da parte le singole posizioni personali».
Il Pdl, però, può dare l'impressione di un partito verticistico, con Berlusconi che detta le condizioni. Cosa ne pensa?
«Non mi va che il Pdl nasca dall'alto. Deve scaturire dalla base con regole, metodo e progetti, poi si parlerà di nomi. Non si può basare l'intesa sulle persone, ma su intenti e obiettivi. Affrettiamo i tempi per non presentarci ancora divisi a un anno dalle provinciali, anche perchè le provinciali saranno importantissime anche per il Comune e ci faranno capire se siamo veramente riusciti a rinsaldare il rapporto con gli elettori, e se saremo dodati di una sufficiente efficacia politica».

martedì, luglio 29, 2008

POR MARCHE 2007 - 2013 "Sostegno agli investimenti tecnologici delle PMI"

La Giunta Regionale ha emanato il bando di accesso relativo al POR Marche 2007 – 2013 Cod. MAPO 1.2.1.07.01 recante "Sostegno agli investimenti tecnologici delle PMI"; esso costituisce una opportunità in più che viene offerta alle imprese al fine di poter beneficiare di un contributo a fondo perduto.

1) TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
DAL 25/08/2008 AL 26/09/2008

2) BENEFICIARI
1) micro e piccole imprese artigiane;
2) PMI industriali iscritte al registro delle imprese, per interventi localizzati nel territorio della Regione Marche, in possesso dei seguenti codici ATECO 2004 ricadente nelle lettere: D (esclusi i codici 15.20.1 e 15.20.2), E (solo classi 40.11 e 40.30), F, I (solo classe 6420), K (solo classe 72), O (solo classe 90).

3) SPESE AMMISSIBILI
1) Macchinari elettronici gestiti da computer
2) Hardware e Software utilizzati esclusivamente per la produzione e la progettazione, la creazione o la implementazione di reti internet
3) Progettazione e realizzazione di macchinari, sistemi e linee di produzione ad alta tecnologia

TUTTI I BENI DEBBONO ESSERE NUOVI DI FABBRICA IN TUTTE LE LORO PARTI.
Le imprese ammesse ai benefici possono fruire di un contributo a fondo perduto paria a:30% in regime de minimis
4) MINIMO DI SPESA AMMISSIBILE
a) Imprese artigiane e micro imprese industriali: € 20.000,00
b) PMI industriali: € 40.000,00
5) DECORRENZA DELLE SPESE
a) Sono ammissibili le spese sostenute a far data dal 18 agosto 2007.
b) Sono ammissibili spese effettuate in leasing solo per contratti stipulati dal 02 gennaio 2007, ovvero da effettuarsi, a condizione che in sede di rendiconto si dimostri di aver effettuato pagamenti per almeno il 30% del valore complessivo del bene.
Per informazioni e delucidazioni non esitate a contattarmi.

Notizie dal Governo


Progetto "Più scuole meno mafia"

Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), Mariastella Gelmini, il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, e il Direttore dell'Agenzia del Demanio, Elisabetta Spitz, hanno presentato il 26 luglio 2008 a Palazzo Chigi l'Accordo operativo tra il MIUR e l'Agenzia del Demanio. L'Accordo costituisce una concreta attuazione delle modifiche apportate alla normativa antimafia dalla Legge Finanziaria 2007, che ha ampliato le ipotesi di utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata anche agli usi governativi o pubblici connessi allo svolgimento delle attività istituzionali di amministrazioni statali, università statali e istituzioni culturali di rilevante interesse. L'Accordo prevede un tavolo tecnico permanente tra MIUR, Agenzia del Demanio ed altri Enti interessati, per l'individuazione di immobili confiscati compatibili con gli utilizzi progettuali La prima analisi riguarda 230 unità immobiliari, costituite da abitazioni, locali, fabbricati e capannoni, con superficie superiore a 200 mq (120 abitazioni; 41 locali; 40 fabbricati; 29 capannoni). Diventeranno scuole di formazione professionale i beni confiscati in Sicilia ai boss della mafia Salvatore Riina, Giuseppe Brusca, Angelo Siino, Gaetano e Giuseppe Sansone; nel Lazio e in Abruzzo ai boss De Benedittis e Nicoletti della banda della Magliana; in Campania al boss Francesco Rea.
Dossier "Progetto: più scuole meno mafia"

Pacchetto sicurezza

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha promulgato la legge 24 luglio 2008, n. 125 (in GU, Serie generale, n. 173, del 25 luglio), che converte il decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante "Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica". Tra le principali novità: I magistrati possono rinviare fino ad un massimo di 18 mesi i processi per reati commessi fino al 2 maggio 2006, per i quali ricorrono le condizioni per l'indulto; devono, invece, essere celebrati subito i processi che prevedono il rito per direttissima o immediato, o imputati detenuti; che riguardano i reati più gravi (p.e., mafia e terrorismo), gli incidenti sul lavoro, la circolazione stradale, l'immigrazione clandestina. Se chi delinque è un clandestino (extracomunitario o cittadino europeo entrato irregolarmente) le pene sono aumentate di un terzo. Per chi commette atti osceni, violenza sessuale, furto e spaccio, e per i delitti aggravati dalla clandestinità, non è prevista la sospensione della pena. Ampliati i casi di espulsione per gli stranieri condannati, mentre i "comunitari" potranno essere allontanati se senza reddito o trovati a delinquere. I Centri di Permanenza Temporanea (CPT) e i Centri di Permanenza Temporanea e Assistenza (CPTA) diventano Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE). Chi dichiara falsa identità sconterà pene più severe (da 1 a 6 anni di reclusione). Per chi affitta la casa o altro immobile ad uno straniero senza permesso di soggiorno è prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Altre norme riguardano, fra l'altro: la guida in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, l'uso dell'esercito nelle grandi città. Sono altresì previste maggiori pene per le associazioni mafiose (anche straniere), e misure contro la contraffazione della merce. Incluso nella legge 24 luglio 2008 è anche il così detto "Lodo Alfano".
Dossier "Pacchetto sicurezza"

"Lodo Alfano"

Con 171 voti a favore, 128 contrari e 6 astenuti l'Assemblea del Senato ha approvato il 22 luglio in via definitiva il disegno di legge recante: "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato" (cosiddetto "Lodo Alfano": ddl 903). È così convertito in Legge ordinaria il DdL, d'iniziativa del Ministro della giustizia, Angelino Alfano, già approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 27 giugno 2008, presentato alla Camera dei deputati il 2 luglio 2008, e approvato dall'Aula il 10 luglio 2008. Il provvedimento dispone che: salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali nei confronti del Presidente della Repubblica, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera e del Presidente del Consiglio sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione. L'imputato può rinunciare in ogni momento alla sospensione. La sospensione non impedisce al giudice di assumere le prove non rinviabili. La sospensione opera per l'intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura, né si applica in caso di successiva investitura in altra delle cariche o delle funzioni.
Dossier "Lodo Alfano"

Il "libro verde" per un nuovo welfare

Con il "libro verde" prodotto dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali, il ministro Maurizio Sacconi avvia un dibattito pubblico sul futuro del sistema del welfare in Italia. Perché il dibattito abbia luogo nel confronto più aperto possibile, sarà aperta una consultazione pubblica per un periodo di tre mesi, fino al 25 ottobre, attraverso la casella di posta elettronica libroverde@lavoro.gov.it. Il "libro verde" propone un modello capace di concorrere alla costruzione della coesione sociale, fondamentale obiettivo della nostra società, come è stato individuato dall'Unione Europea con la cosiddetta "Strategia di Lisbona". Ricostruire un welfare capace di riproporre la centralità della persona e della sua salute significa ridurre la povertà, l'emarginazione e il disagio sociale, incrementando produttività del lavoro, tassi di occupazione e crescita complessiva dell'economia. Il confronto che intende sollecitare il "Libro verde" riguarda aspetti specifici che conducono ad una nuova visione sulla nostra società e delle regole sul cui si fonda. Le disfunzioni, gli sprechi ed i costi del modello attuale; la capacità di passare ad nuovo modello in cui sia prioritario accompagnare le persone lungo tutto l'arco della vita senza perdere di vista il binomio 'opportunità/responsabilità'; un modello di governance che garantisca la sostenibilità finanziaria; la formulazioni di linee guida, con programmi specifici sulla natalità, la famiglia, la formazione legata all'occupazione e alla prevenzione per la salute.
Dossier "Il "libro verde" per un nuovo welfare"

Rapporto immobiliare 2008

Nel 2007 sul mercato immobiliare nazionale si sono registrate 1.699.664 transazioni con un decremento complessivo pari al 7,1% rispetto al 2006. In particolare: il settore residenziale diminuisce del 4,6%; il terziario è in calo del 2,6%; il commerciale (con 50.136 compravendite) risulta in calo del 4,8%, in linea con il residenziale; il settore produttivo cala del 3,5%; il mercato dei 'Magazzini' si ridimensiona con un calo del 5,2%. Questi dati sono contenuti nel "Rapporto Immobiliare 2008", pubblicato il 21 luglio scorso a cura dell'Osservatorio del mercato immobiliare, che analizza i volumi delle compravendite effettuate in Italia nel corso del 2007 e nel periodo 2000-2007. Il Rapporto esamina l'andamento dei volumi di compravendita per i settori residenziale, terziario, commerciale e produttivo a livello nazionale e per singola regione, con schede regionali contenenti la sintesi degli andamenti dei diversi settori a livello provinciale. Una novità del Rapporto è la sezione dedicata agli approfondimenti, che riguardano: l'analisi degli andamenti ed i differenziali dei prezzi delle abitazioni; l'analisi dei rendimenti immobiliari per alcune tipologie immobiliari (abitazioni, negozi, uffici, capannoni e box-postiauto); le caratteristiche del mercato immobiliare residenziale per classi dimensionali dei comuni e per classe altimetrica.
Dossier "Rapporto immobiliare 2008"

Il progetto "Governincontra"

"Governincontra" è una campagna di comunicazione permanente del governo, ispirata dalla consapevolezza che la comunicazione diventa proficua e diretta quanto più è vicina al territorio e agli abitanti del territorio medesimo. L'iniziativa era stata preannunciata il 4 luglio scorso, durante una conferenza stampa dal Ministro Rotondi. Lo stesso Presidente del Consiglio, in quell'occasione, aveva ribadito l'impegno del governo ad una comunicazione che fosse il più possibile capillare, semplice e accessibile. "Governincontra" si recherà sul territorio, attraverso gli organismi istituzionali, organizzerà degli incontri, sia per esporre quello che il governo ha fatto sia per ascoltare le esigenze delle comunità locali. La campagna toccherà tutte le province italiane e comunicherà direttamente attraverso i suoi protagonisti (il Presidente del consiglio, i Ministri, i Sottosegretari). Il progetto intende assicurare, con carattere di continuità, l'informazione, la comunicazione e la promozione dell'attività e delle iniziative del Governo, e prevede la costituzione di un organismo permanente, a cui spetta pianificare tempi, modalità e luoghi di svolgimento delle riunioni, dandone adeguata pubblicità. Alle riunioni potranno partecipare, oltre ai componenti delle conferenze permanenti regionali e provinciali, i rappresentanti politici locali, i rappresentanti locali delle forze sociali, delle associazioni di categoria, degli operatori di settori pubblici e privati, del volontariato e i cittadini.
Dossier "Il progetto "Governincontra"

giovedì, luglio 24, 2008

Consiglio Comunale: approvato il piano antenne. Blarasin: "Così è inutile e non tutela i cittadini"

Sempre ieri sera il Consiglio comunale ha approvato definitivamente il Piano guida per l'installazione degli impianti di radiocomunicazione. Dopo l'esame delle osservazioni e il parziale accoglimento di alcune di esse, l'assise ha licenziato con 18 voti favorevoli (maggioranza) 2 contrari (Andrea Blarasin-An e Silvano Iommi-Fi) e 4 astensioni (Udc e Gruppo misto), la delibera che regolamenta l'installazione delle stazioni radio per la telefonia mobile nel territorio comunale per i prossimi cinque anni.
L'atto è stato integrato nel corso della seduta da un ordine del giorno presentato dalla maggioranza e votato all'unanimità, che introduce la possibilità di avviare un monitoraggio circa l'applicazione del piano coinvolgendo tutti i soggetti interessati, per valutare eventuali modifiche.
Tre in totale le osservazioni al Piano, che era stato votato lo scorso mese di marzo, di cui due parzialmente accolta dall'assise (presentata da Telecom Italia e da Vodafone), e una respinta (quella dei residenti della zona di via Barilatti).
Durante il dibattito Andrea Blarasin (An), ha espresso perplessità in merito all'accoglimento delle osservazioni giunte dai gestori di telefonia mobile in quanto "peggiorative rispetto alla delibera iniziale" mentre Giovanni Picchio (Udc) per il suo gruppo ha annunciato l'astensione dal voto "consapevole che la legge permette ai gestori di fare ciò che vogliono" e che quindi il regolamento "sia solo di facciata".

Consiglio Comunale: riqualificazione del centro fiere. Molti consiglieri contrari alla realizzazione dell'ipermercato.

Via libera del consiglio comunale al piano di riqualificazione dell'area fieristica di Villa Potenza. Con diciannove voti favorevoli (sedici di maggioranza più Salvatori, Picchio e Tacconi), due voti contrari di Meriggi e Pierini, dieci astenuti (An, Fi, Beccacece e Pantanetti), l'assise cittadina ha approvato, dopo una lunga discussione, la delibera che prevede l'alienazione tramite asta pubblica di circa quaranta ettari, comprendenti terreni e propietà dell'amministrazione comunale e di altri enti pubblici. Ora dovrà essere pubblicato il bando per identificare il soggetto che, una volta costruite la struttura polifunzionale, una nuova area fieristico espositiva e un grande centro commerciale.
Tutti i consigliere hanno concordato su un fatto, ovvero che una riqualificazione della zona di Villa Potenza è necessaria, ma molti sono stati i distinguo.
Dure critiche sono giunte da Andrea Blarasin, di An, il quale, con impeto ha sottolineato che "L'operazione è fondamentale per la città ma quello che non ci quadra è il metodo con cui si vuole giungere al risultato. In questa maniera l'amministrazione sta svendendo il pubblico al privato, senza alcuna forma di controllo"
Tratto da "Il Messaggero" del 24/07/2008

Ospedale: An, "Tanti disagi, e pagano i cittadini"

Ci preme stigmatizzare le seguenti, gravi carenze che affliggono la sanità maceratese che pure ha il privilegio di potersi avvalere di altissime professionalità e grandi doti di sensibilità del personale a tutti i livelli, con l’auspicio di riuscire a dar vita ad un approfondito e fecondo dibattito:

- Pronto Soccorso: inadeguatezza degli spazi, sottodimensionamento degli organici, attese che si protraggono in modo inaccettabile, con inevitabili, quanto inaccettabili rischi per la salute dei pazienti più gravi.

- Emodinamica: nonostante una Legge regionale che prevede questo servizio già da anni, nonostante i numerosi, costanti proclami, i pazienti che hanno la sventura di necessitare di tale prestazione sono costretti, a tutt’oggi, a subire uno scomodo ed anacronistico trasporto in ambulanza da Macerata ad Ancona, con tutti gli immaginabili disagi, rischi ulteriori per la vita, nonché pesanti aggravi di spesa sanitaria.

- Oncologia: nonostante, anche qui, una Legge regionale, nonché numerosi, formali impegni a tutti i livelli (Mozioni del nostro Consiglio comunale e della Regione Marche) i pazienti affetti da tali problematiche non possono ancora - pur essendo presente nel nostro Ospedale una vera e propria eccellenza - beneficiare di ciò cui avrebbero diritto e, cioè, non di un semplice day-hospital, con tutti gli intuibili disagi e penalizzazioni, bensì di un vero e proprio reparto.

- Chirurgia d’urgenza: visto che le sale operatorie di chirurgia sono poche e pressoché sature, per gli interventi urgenti occorrerebbe prevedere la creazione di un’apposita unità, così come già succede per il nuovo reparto di radiologia a servizio specifico del Pronto soccorso che è in grado, infatti, di fornire risposte tempestive ed efficaci.

- Nefrologia e Dialisi: carenza di personale: in particolare, da circa due anni, inspiegabilmente, non è stato ancora nominato il primario. Al riguardo è bene precisare che i reparti di Nefrologia e Dialisi, che dovrebbero essere in prossimità uno dell’altro, sono, invece, addirittura in due diversi padiglioni dell’Ospedale.

- Radiologia: liste d’attesa lunghissime per poter usufruire di un’ecografia, di una TAC o di una risonanza magnetica. Nello specifico, per una risonanza a spese del servizio sanitario non bastano quattro mesi di attesa, con buona pace dei casi più delicati.

Queste sono soltanto alcune delle gravi problematiche che affliggono la sanità del nostro territorio. Un’attenzione esasperata rivolta al miglior risultato economico, non sempre, evidentemente, produce in via automatica un’altrettanto spiccata qualità dei servizi erogati, tanto più in una materia sensibile come quella della salute.
Il centro sinistra che governa il nostro territorio a tutti i livelli – Comune, Province, Regione – ha dimostrato la sua assoluta incapacità a dare risposte adeguate alla popolazione del territorio maceratese, abdicando al ruolo di indirizzo nella politica sanitaria, e non solo, a favore di un sempre maggior accentramento dei poteri decisionali su Ancona.

Comunicato Stampa del gruppo consiliare di An al Comune di Macerata

Andrea Blarasin
Pierfrancesco Castiglioni
Maurizio Fattori
Riccardo Sacchi
Pierfrancesco Tasso

martedì, luglio 22, 2008

"Le Vergini, caos e disagi" - I Problemi del quartiere in Consiglio Comunale

Domani, su iniziativa dei consiglieri di Alleanza Nazionale Andrea Blarasin e Pierfrancesco Castiglioni, si discuterà in Consiglio un ordine del giorno relativo ai tanti disagi che quotidianamente si trovano ad affrontare gli oramai numerosissimi abitanti del nuovo quartiere "Le Vergini". Dalla viabilità incompleta e non regolamentata (sosta "selvaggia", segnaletica insufficiente, ecc.) alla pluriennale mancanza di manutenzione delle strade con conseguenti frequenti allagamenti di ampie zone del quartiere; dalla scarsità dei parcheggi ad un servizio raccolta rifiuti del tutto inadeguato rispetto alla popolazione residente; dal totale abbandono dell'area interessata dal parco giochi e del verde pubblico circostante alla scarsa attenzione circa la pericolosità di alcune zone quali l'area in cui insite il laghetto artificiale inadeguatamente protetta; per non parlare del precoce deterioramento della pista ciclabile e dei marciapiedi dovuto anche all'uso improprio che di essi viene fatto per mancanza di parcheggi.
Proprio per attivare un confronto fattivo con l'Amministrazione su tali temi è sorto un Comitato spontaneo di cittadini, riunitosi già diverse volte e che già ha ottenuto come primo risultato, finalmente dopo anni, la pulizia dei tombini della rete fognaria, la cui occlusione ha provocato in passato numerosi allagamenti.
I disagi di cui sopra sono ricollegabili essenzialmente ai notevoli ritardi che si stanno accumulando riguardo la lottizzazione PL12 (nuovo quariere Le Vergini), che di fatto hanno trasformato l'intera area, ormai intensamente abitata, in un cantiere perennemente aperto.
Con l'ordine del giorno si chiede al Sindaco e alla Giunta di adottare con urgenza tutti i provvedimenti necessari al fine di velocizzare la presa in carico dell'intera area urbana relativa alla nuova lottizzazione PL12 e , nelle more di quanto sopra, a risolvere comunque le problematiche più volte sollevate dai cittadini residenti.
Più in generale la critica che si rivolge al Sindaco e alla Giunta è che la nascita di nuove aree abitative (il piano casa tra l'altro ne prevede di nuove e a "macchia di leopardo") non può non essere accompagnata da una adeguata offerta di servizi da parte dell'Amministrazione in termini di viabilità, verde pubblico, parcheggi, pulizia delle strade, segnaletica, smaltimento rifiuti.

Andrea Blarasin
Pierfrancesco Castiglioni

domenica, maggio 11, 2008

Conferenza stampa di Blarasin. Si gettano le basi per il Popolo della Libertà nelle Marche.

Macerata - Nasce il «Comitato per la promozione della costituzione nelle Marche del Popolo della Libertà». L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa da Andrea Blarasin, consigliere comunale e provinciale, e da Silvano lommi, consigliere comunale. Lo scopo è di gettare sin da questo momento le basi quando confluiranno in un unico soggetto politico Alleanza Nazionale, Forza Italia, e gli altri partiti che hanno aderito al Popolo della Libertà. Il comitato è appoggiato, oltre che da Blarasin e da lommi, anche dai consiglieri regionali Guido Castelli, Franco Capponi, Francesco Massi, Ottavio Brini, Roberto Giannotti; e poi da Umberto Marcucci, vicepresidente del consiglio provinciale; dai consiglieri dei Comuni maceratesi Mirco Braconi, Alberto Pilato, Alessia Pupo, Valeria Ruiti Spurio, Giorgio Pollastrelli, Giuseppe Dezi e da consiglieri di altri Comuni marchigiani. Alla presentazione è stato detto che «occorre evitare di prendere decisioni tra pochi, ed è per questo motivo che è bene promuovere la costituzione del Pdl agevolando la partecipazione. E così le porte del Comitato sono aperte a tutti».

venerdì, maggio 09, 2008

Giorgia Meloni: "aiuterò i veri eroi: i precari che hanno figli"

Roma - È il ministro più giovane della storia d’Italia. Ma lei non vuole enfatizzare, e sospira: «Così dicono gli uffici delle statistiche». Ha battuto per un anno il primato di Enrico Letta nel primo governo Prodi. Il primo abbraccio «a Fabio Rampelli, il dirigente che mi ha buttato in pista a 21 anni, candidata alla Garbatella. Quella sì che era una follia». Arriva alla cerimonia del Quirinale a piedi («sono 300 metri, che dovevo prendere? Il cavallo» ), dopo essersi avvicinata al centro con la sua ormai leggendaria Mini verde. Al ministero qualcuno era un po’ stupito. Lei si tiene ancorata al principio stabilito quando è diventata vicepresidente della Camera: «Se c’è un’esigenza di rappresentanza uso l’auto blu, se no guido da me». Facciamo l’intervista mentre corre da Palazzo Chigi a Saxa Rubra, per il primo programma televisivo del suo mandato. Chiedo speranzoso: «Qui c’è un’esigenza di servizio?». Giorgia Meloni sorride: «No, non mi pare». E così finiamo in quattro nella Mini (guida lei): il neo ministro, la sua portavoce Giovanna, e il suo caposegreteria Giovanbattista.

Un minuto prima del giuramento al Quirinale dov’era?
(Sorride) «A brindare nel bar di Alfonso un nostro militante, che ha il locale in via IV novembre».
Sua madre Anna, si è emozionata più questa volta o per l’elezione a Montecitorio?
«Questa volta non se lo aspettava. Se le racconto cos’è successo oggi...».

Cos’è successo?
(Altro sorriso) «Stava facendo la spesa al solito banco del mercato della Garbatella, è arrivato uno della radio e si è messo a chiedere a quelli dei banchi: “Qualcuno conosce la Meloni?”».

E sua madre?
«Il pizzicarolo che in italiano sarebbe quello del banco degli alimentari, le ha lanciato un’occhiata e le ha detto: “Signò me sa che deve parlà lei”».

Sarebbe interessante sapere cosa ha detto la signora Anna.
«Non lo so neanch’io, anche a me farebbe piacere».
Parliamo di cose serie, adesso cambia il numero di telefono?
«Ma che scherza? Non lo cambio da dieci anni...»

Così la chiamano tutti...
«Ecco, approfittiamo dell’intervista, oggi sono riuscita a rispondere a 100 sms. Poi sono andata in tilt. Per i restanti 712 mi impegno a farlo prima della fine della legislatura».

Tutti che le chiedono il primo provvedimento...
«E io li deludo rispondendo: il primo non c’è. Come il secondo e il terzo».

Qui mi aspetto un colpo di scena.
(Sospira) «Vede, i provvedimenti arrivano, li devi varare. Quello che vorrei portare di nuovo è un’idea complessiva. L’idea che si devono cambiare le regole del gioco per la generazione precaria, ovvero quel popolo di persone dai 14 ai 40 anni che oggi devono vivere senza stipendio fisso, senza casa, senza la possibilità di costruirsi una famiglia»

E da dove si comincia?
«In un Paese come questo, che è in mano alle caste e ai privilegi, dalla rivoluzione del merito».

Ovvero?
«Sostituendo l’egualitarismo della sinistra un’idea un po’ chic e un po’ brutale per cui dovremmo essere tutti uguali, con l’uguaglianza».

Qual è la differenza?
«Aspirare all’uguaglianza del punto di partenza ovvero le pari opportunità per tutti piuttosto che l’uguaglianza del punto di arrivo, ovvero il livellamento di tutti».
Ha in mente degli strumenti per farlo?
«I primi due sono il prestito d’onore e la detassazione per le giovani imprese. Il che vuol dire sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro patrimonio familiare. Ovvero rompere i privilegi delle rendite che hanno bloccato quelli che in questo Paese avevano delle idee».

Eppure oggi in Italia i giovani fanno notizia solo per delitti e violenze.
«Ed è un altro dei pallini che ho in testa. Passare dal racconto della degenerazione a quello di una generazione. Spostare i riflettori dalle storie di degrado, e provare a raccontare e a far emergere le piccole storie di coraggio quotidiano».

Lei usa la parola coraggio?
«Sì, che cos’altro serve per raccontare ragazzi e ragazze che devono lavorare il triplo per ottenere la metà dei loro padri».

Chi è secondo lei uno di questi eroi quotidiani?
«I precari che fanno figli anche se non sanno come riusciranno a pagargli la scuola. Noi, - intendo i media, la politica, le istituzioni - in questi anni abbiamo guardato solo ai bulli, ai teppisti, ai mostri da stadio. Adesso bisogna provare a voltare pagina».

Lei per anni ha fatto battaglia contro la Melandri, ora prende il suo posto.
«Non condividevo le sue idee, ma ovviamente riconosco che le ha sostenute con serietà e con grande impegno».

Teme la sua opposizione, adesso?
(Grande risata) «So che si era lamentata perché l’avevamo combattuta con un sito ironico politico, melandrina.it. Se riesce a fare meloncina.it mi tolgo il cappello».

sabato, maggio 03, 2008

Blarasin: "con Alemanno premiata la buona politica"

In qualità di Responsabile Provinciale di Destra Sociale, la componente che fa capo a Gianni Alemanno, non posso non intervenire nel dibattito politico apertosi in Provincia dopo la Vittoria del PDL alle politiche e quella di Alemanno a Sindaco di Roma.
La destra sociale è particolarmente radicata nelle Marche e soprattutto in provincia di Macerata ove conta diverse centinaia di iscritti e molti amministratori locali. Con il suo attivismo e la vicinanza alle esigenze dei cittadini si è guadagnata le simpatie ed il rispetto della gente. Nell’ultima stagione dei congressi di A.N., dove si è presentata con destra protagonista contro la Destra di Storace, è stata determinante per tante vittorie, anche a Macerata.
E’ pertanto con un po’ di stupore che leggo qua e la le dichiarazioni di alcuni politici di lungo corso e di politici in erba su Alemanno, come si trattasse di un fenomeno nuovo e dirompente e che pertanto è necessario cavalcarne l’onda, fare alleanze ed altre cose di questo tipo.
Invece, quello di Roma non è stato un evento casuale, ma la giusta conclusione di un ottimo lavoro politico che Alemanno ha saputo costruire con umiltà, competenza e spirito di servizio nei confronti del centro destra e della gente.
Questo evento sarà ripetibile in altri luoghi solo se si abbandoneranno egoismi ed alchimie numeriche per volgere con attenzione, e non solo a parole, lo sguardo al nostro territorio ed alle sue esigenze oltre che al sociale, all’ordine pubblico, alla sicurezza, alle classi più deboli, alle famiglie e al lavoro.
Quando nei giorni scorsi ho chiamato, senza apparente riscontro, le forze socio-politiche ad iniziare un ragionamento prima sulle regole e sui programmi e poi eventualmente sui candidati a sindaco o a presidente della Provincia mi sono basato su quei capisaldi della buona politica irrinunciabili non solo per vincere le elezioni ma soprattutto per governare bene nell’interesse del territorio.
Senza conoscenza, regole e programmi concreti, neanche Alemanno avrebbe potuto vincere Roma. Pertanto, è su questi concetti che rinnovo l’appello prima che, passati gli entusiasmi, si torni ai soliti ragionamenti effettuati tra pochi nelle segrete stanze totalmente lontani dalla gente: quella gente che come abbiamo visto sa poi punire, anche senza appello.
Un ringraziamento particolare va a Roberta Cecchini, della componente destra sociale della provincia di Macerata, che è stata membro della segreteria organizzativa romana della campagna elettorale per Alemanno Sindaco.


Comunità Montana di Camerino: "Assessori assenteisti e indennità da capogiro"

LA SCELTA DEL GOVERNO Prodi di risparmiare sulla spesa pubblica chiamando in causa anche le Comunità Montane non appare del tutto peregrina, dinanzi alcuni dati che riguardano quella di Camerino: assessori «assenteisti» che percepiscono indennità da migliaia di euro per aver presieduto ad una manciata di sedute durante il 2007.
A SEGNALARE aspetti, a prima vista sconcertanti, è stato un consigliere di minoranza, Dario Morosi di Pievebovigliana. Nel 2007 la Giunta comunitaria camerte ha tenuto 23 sedute con l’adozione di 107 provvedimenti. Tra i sette membri (un organico corposo rispetto alle funzioni che al momento sono attribuite all’ente) dell’esecutivo ci sarebbero degli «assenteisti».
Attualmente la Comunità montana di Camerino è guidata dal presidente Luigi Gentilucci, Fabio Barboni è il vicepresidente e i cinque assessori sono Claudia Stefanelli, Gianfranco Tesei, Pietro Cecoli, Venanzo Ronchetti ed Ennio Ermini.
«L’ASSESSORE ai lavori pubblici Claudia Stefanelli (Ussita) - svela Morosi - ha presenziato soltanto a 6 sedute (73,91% di assenze) e ha partecipato all’approvazione di 29 delibere (27,10%), non assistendo nemmeno a quella in cui è stato deliberato lo schema del programma triennale delle opere pubbliche. L’assessore Stefanelli, avendo percepito 7.529,88 euro è costato alla comunità 1.254,98 euro ogni seduta di Giunta. Un pari disimpegno amministrativo - afferma lo stesso consigliere di minoranza - è stato registrato anche dal vice presidente Fabio Barboni (Muccia), che ha presenziato a 9 giunte (60,87% di assenze) e partecipato all’approvazione di solo 37 delibere (34,58%). Ha percepito 9.203,16 euro, è costato alla comunità 1.022,57 ogni presenza in Giunta Il fenomeno dell’assenteismo è comunque confermato anche per i primi mesi di questo2008».
IL PRESIDENTE della Comunità camerte, Luigi Gentilucci, invece è stato assente soltanto in una seduta, come l’assessore Venanzo Ronchetti. Non presenti a due sedute invece Pietro Cecoli ed Ennio Ermini, quattro ne ha saltate Gianfranco Tesei.

Dario Morosi
Capogruppo “Insieme per la Montagna”

mercoledì, aprile 30, 2008

Gianfranco Fini, Presidente della Camera: "per una legislatura costituente"

ROMA - «Sono un uomo di parte, ma mi impegnerò per il rigoroso rispetto della parità dei diritti di tutti i parlamentari». Inizia così la presidenza di Gianfranco Fini a Montecitorio. Nel suo discorso di insediamento, il leader di An (eletto con 335 voti su 611 votanti) ha rivolto un «doveroso e sincero» saluto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un pensiero al neo eletto presidente del Senato Renato Schifani e un omaggio a Benedetto XVI. Un discorso di undici pagine, lette in 14 minuti, interrotto da sedici applausi e suggellato da una standing ovation finale, durante il quale Fini ha sottolineato soprattuto l'auspicio che «la XVI sia davvero una legislatura Costituente», nella convinzione di «interpretare il pensiero di tutte le forze politiche». Sarebbe «sbagliato», ha affermato Fini, «dire che nulla è stato fatto».

«PACIFICAZIONE» - Dal neo presidente della Camera un elogio del 25 aprile e del primo maggio: «Celebrare la ritrovata libertà dell'Italia e la centralità del lavoro è un dovere cui nessuno deve sottrarsi» ha spiegato Fini. «Si tratta di valori - ha aggiunto - condivisi da tutti gli italiani, specie i più giovani». Per il nuovo numero uno di Montecitorio, nonostante siano «pochi e isolati» quelli che ancora «alzano steccati di odio», bisogna continuare a impegnarsi verso «la ricostruzione di una memoria storica condivisa, una pacificazione nazionale tra vincitori e vinti».

OMAGGIO AL TRICOLORE - Nel suo primo discorso da presidente a Montecitorio , Fini ha voluto inoltre rivolgere un omaggio «alla bandiera tricolore simbolo della nazione», in cui ha detto il leader di An «il nostro popolo si riconosce».

RELATIVISMO - Molto forti le parole espresse da Fini sul «relativismo culturale», definito «un'insidia alla nostra libertà e alla democrazia». «La libertà - spiega il presidente di Montecitorio - è minacciata quando in suo nome si teorizza l'impossibilità di definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato». Secondo Fini, è responsabilità della politica e delle istituzioni rispondere a questa «minaccia», puntando «sull'educazione dei giovani e sulla diffusione del sapere».

LAVORO - Prima di concludere il suo discorso (con «Viva l'Italia, viva la Camera dei deputati») Fini ha anche fatto riferimento al lavoro: «Tutti i deputati e le deputate - ha detto il presidente della Camera - senza distinzione politica sentano l'imperativo morale di dare la massima importanza che il diritto al lavoro possa essere esercitato in condizioni di sicurezza». «La perdurante tragedia delle morti bianche - ha aggiunto - offende le nostre coscienze e non deve essere più considerata ineluttabile ma deve generare lo sforzo comune a tutte le istituzioni perchè ad essa si ponga rapidamente fine».

APPLAUSI BIPARTISAN - Il leader di An sale allo scranno più alto di Montecitorio dopo 25 anni di presenza in Parlamento. Tutti i deputati della Pdl, ma anche tutti gli esponenti dell'opposizione hanno battuto a lungo le mani non appena il presidente di turno della Camera, Pierluigi Castagnetti, ha annunciato il raggiungimento del quorum. La figlia di Fini, Giuliana, che segue i lavori dalla tribuna riservata agli ospiti ha sorriso.

«SONO EMOZIONATO» - Cravatta rosa, completo grigio chiaro, abbronzatura vistosa. Così Fini si è presentato a Montecitorio nel giorno della sua elezione. «Sono un po' emozionato - ha confidato prima dello spoglio - ma credo sia normale. Ma sono anche uno freddo di carattere». Fini, che si è trattenuto a chiacchierare con Roberto Calderoli mentre in Aula è in corso la prima chiama, si è poi lasciato andare ai ricordi e, in particolare, alla prima volta a Montecitorio. «Era l’83 - racconta - e c’erano Almirante e Berlinguer...». Poi il leader di via della Scrofa ha atteso lo spoglio pubblico delle schede del quarto scrutinio - quello decisivo - in una delle stanze che affacciano sul corridoio dei ministri al piano Aula.

NAPOLITANO - In serata il presidente Napolitano ha ricevuto i nuovi presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani. Quest'ultimo si è poi recato a Palazzo Grazioli, convocato da Silvio Berlusconi.

martedì, aprile 29, 2008

Alemanno e la destra che ha fatto l'impresa

UN PASSO AVANTI NELLA STORIA
Gianni Alemanno è il nuovo sindaco di Roma. Gianni Alemanno è il nuovo sindaco di Roma. Lo ripeto per ben due volte, perché onestamente ancora non ci credo. E quanti altri come me? Una marea. Perché -sappiate- se c’è una cosa che più di altre mi ha colpito della vittoria di Alemanno, è stato il coinvolgimento spontaneo di una miriade di persone neppure residenti nell’Urbe. Molte delle mail che ci arrivavano erano di volenterosi sostenitori che pur non potendo votare (in quanto non residenti nella Capitale) hanno sostenuto -ognuno con i propri mezzi, piccoli o grandi che fossero- l’elezione del candidato del Pdl, a dimostrazione di quanto questa vittoria sia stata voluta, cercata e trovata da tutta Italia e non solo da Roma. Anche grazie a loro, queste elezioni ora hanno un significato storico per la destra italiana: perché nasconderlo? Alemanno è arrivato a toccare una meta che credevamo fosse impossibile da raggiungere. E’ riuscito laddove aveva iniziato Gianfranco Fini nel lontano 1993. Erano altri tempi: tangentopoli stava facendo il suo corso, DC e PSI erano due ricordi, ci fu l'avvento del Cavaliere, il Pdl era utopia, e soprattutto c’era ancora l’MSI. Sono passati quindici anni dal ‘93, e oggi la destra non ha vinto un’elezione, ma ha fatto l’impresa.

BRAVO ALEMANNO, HA VINTO PERCHE’ SE LO MERITA – Domanda: dopo la sconfitta schiacciante subita due anni fa da Veltroni, quanti avrebbero deciso di ricandidarsi alla medesima poltrona di sindaco di Roma? Pochi, forse nessuno, eccezion fatta per uno: Gianni Alemanno. Il quale non solo s’è ricandidato verso una vittoria improbabile (ma non impossibile), ma in questi due anni con umiltà è tornato sul territorio. Come? In due modi: diventando il Presidente Provinciale della Federazione romana di An, ma soprattutto occupandosi della città nella sua veste di Consigliere Comunale. Ripeto: quanti avrebbero fatto come lui? Alemanno è un gran lavoratore, instancabile, operativo, che pretende tantissimo, ma soprattutto che ama mettersi di continuo alla prova. E questa vittoria è la dimostrazione che c’è un modo di far politica che paga. Paga essere umili, paga fare un passo indietro se pur rischioso rispetto alle posizioni precedentemente acquisite, paga soprattutto darsi da fare anche quando i sondaggi ti sono contro. Proprio per questo Alemanno è un esempio da seguire: un uomo che non si è arreso, che umilmente si è rimesso a lavorare e che alla fine -come in una favola- ha vinto. Bravo Alemanno, questa vittoria se la merita tutta quanta, perché questo risultato premia sì il Pdl, ma premia soprattutto l’uomo politico. Che sia d’esempio.

BREVE ANALISI DI UNA VITTORIA INCREDIBILE – Molti sono i motivi della vittoria del Pdl e di Alemanno a sindaco di Roma. Oltre ai meriti del nuovo sindaco, ci sono i demeriti del suo sfidante, Francesco Rutelli, senatore del Pd. A Rutelli è mancato l’appoggio della sinistra “extraparlamentare”, dei “compagni” insomma. Lui giustamente dice “mi hanno lasciato solo”. Ma perché? Perché proprio Rutelli rappresentava per la sinistra uno “non di sinistra”. Uno che andava votato per non far eleggere Alemanno, di certo non per la sua “vision”. Del resto, “diciamocelo”, come biasimare la sinistra più estrema? La parte di quel biblico programma del Governo Prodi, voluto dalla sinistra radicale, si dice che non sia stato attuato proprio per via delle resistenze del partito di Rutelli, ormai confluito nel soggetto unico (ma non unitario). E questo, con buona pace di Rutelli, basta e avanza per aver contro una bella fetta di elettorato “amico”. A dimostrazione che lo slogan del 2006 dell’Unione “Uniti si vince” era un’opera incompleta: mancava “..ma non si governa”. Alemanno ha rappresentato (e rappresenta) il nuovo, e come tale è riuscito a portare l’opinione pubblica (e anche il suo avversario) sui suoi temi: temi realistici, mica quelli di “Alice nel paese delle meraviglie”. Per molto, troppo tempo, la sinistra ha gestito Roma in modo privatistico (e non pubblico) arrivando a farci credere che i problemi della Capitale non erano poi tanti, e i pochi che c’erano si potevano risolvere dall’oggi al domani. Balle. Roma -dopo 15 anni di malgoverno- è visibilmente un passo indietro rispetto ad ognuna delle principali capitali europee su temi come la sicurezza, il decoro urbano, la vivibilità, le prospettive future di famiglia e impresa, i servizi al cittadino e chi più ne ha più ne metta. Eppure pareva che fra inaugurazioni (fatte e rifatte) ed eventi mediatici, a Roma non ci si poteva lamentare. Eccome no: così facendo, perdendo quindi il senso della realtà, il centrosinistra ha perso la cosa più importante: il contatto non con gli elettori, ma bensì con i cittadini. E questo si paga, si paga sempre, e il prezzo è altissimo. Perché il governante che cede alla supponenza, all’arroganza e alla prepotenza, prima o poi paga dazio. Di qualunque colore esso sia.

UN PICCOLO CONSIGLIO AL SINDACO DI TUTTI – Ad Alemanno rivolgo qualche piccolo consiglio, certo che non ne avrà bisogno, ma si sa, meglio ripetere piuttosto che tacere. Perché chi tace, non sempre acconsente e spesso si pente. Il consiglio è quello di avvalersi delle persone migliori, non solo per qualifica, ma soprattutto per qualità morali e virtù. Non è l'invettiva del bacchettone, ma l’affettuoso consiglio di chi conosce la dinamica dei ruffiani, della “cortigianeria” e soprattutto dei cicisbei. Occhio Gianni. Perché a destra abbiamo molta gente valida, capace, assennata, preparata e soprattutto che è stata al tuo fianco tanto nei giorni migliori quanto in quelli peggiori. Gente che c’è stata sia prima che dopo il "codazzo". Gente che possiede quelle virtù fondamentali che prendono il nome di integrità, onestà, altruismo, sacrificio e responsabilità. Questa gente c’è. Lo sappiamo benissimo tutti quanti. Non sono né dilettanti né improvvisati. E' gente che ha probabilmente la tua stessa visione del futuro. Persone che non hanno ceduto alla tentazione dell’abbandono neppure nel momento peggiore della storia politica di tutti noi. A queste persone, quelle che sempre sono state con te e sempre lo saranno, ti consiglio di rivolgerti, perché i volti nuovi saranno quelli vecchi, gente onesta.


lunedì, aprile 28, 2008

Alemanno conquista il Campidoglio, per Rutelli sconfitta pesante.

GIANNI ALEMANNO
E' SINDACO ...
ROMA CAMBIA!!!
ROMA. Gianni Alemanno è il nuovo sindaco di Roma. Il candidato del Pdl ha ottenuto il 53% dei consensi contro il 47% del già due volte sindaco Francesco Rutelli.
Queste le prime parole del neo sindaco di Roma: “Abbiamo vinto una lunga battaglia. Quando si vince bisogna essere generosi, ci lasciamo alle spalle tutte le polemiche e i veleni di questa campagna elettorale. sarò il sindaco di tutti, senza distinzioni. Oggi non ha una vinto una parte, ha vinto tutta Roma”. Euforico anche il leader di An Gianfranco Fini: “La vittoria più bella del centrodestra, e una pagina storica per Alleanza Nazionale. Una gioia enorme una delle pagine più belle in assoluto per il centro destra e per Alleanza Nazionale. Per An questa è una vittoria storica”. Con questa vittoria il centrodestra stronca la 15ennale esperienza del centrosinistra alla guida della capitale. Intanto, sono arrivati i complimenti di Rutelli al neosindaco Alemanno.

mercoledì, aprile 23, 2008

Andrea Blarasin sulle prossime elezioni: "Prima i progetti, poi i nomi"

La battaglia elettorale è finita senza infuriare, quasi che molti non se ne sono accorti, eppure ha cambiato il volto ad un intero sistema. A cominciare dai tanti politici che sono “morti” senza essere uccisi, dai vari feriti e dai numerosi dispersi. Ci sono anche le macerie delle vecchie “casate” sulle quali però è bene far crescere il verde dell’erba ed iniziare con le proprie forze, con volontà e sacrifici nuove costruzioni al servizio della gente.
Sulla base di tutto questo è bene che cessino anche alcune vecchie logiche di conduzione della politica per le quali gli esclusi o i perdenti, usciti a forza dalle prime file, cambiano corrente (per esempio a destra: da Fini a Storace, da Fini ad Alemanno) e cercano di riposizionarsi personalmente o tramite amici e parenti nelle seconde file possibili (per intenderci: sindaci, assessori, presidenti di provincia, di enti, di comitati o di associazioni).
Il popolo si è espresso senza appello: ha deciso chi mandare a casa, ha mostrato di volere vedere risolti i propri problemi, di detestare la “casta” di quei politici che tanto onore hanno avuto e tanto poco hanno dato.
E’ su questa chiara istanza popolare che bisogna impostare il nuovo lavoro politico: tutto il resto è già visto, giudicato e passato.
Pertanto, in vista dei nuovi appuntamenti elettorali che questa volta saranno locali, colgo l’occasione, come ho fatto tante volte in passato, per richiamare l’attenzione di tutte le forze socio-politiche sulla necessità di elaborare per tempo un progetto per l’intero territorio basato su regole e programmi certi, coerenti, necessari e condivisi.
Per quanto riguarda i candidati, essi verranno dopo e non prima come si è avvezzi a fare nell’esercizio di quel potere che tanti danni ha creato a questa comunità.
I candidati sindaci, presidenti ed altro dovranno essere identificati tra le persone che avranno dato prova di possedere i requisiti necessari a presiedere una Istituzione per storia personale e politica, professionalità, capacità amministrativa, moralità e soprattutto spirito di servizio alla gente.

Andrea Blarasin
Consigliere Provinciale e Comunale

mercoledì, aprile 09, 2008

Come si vota

ATTENZIONE!!!

Fai la croce solo sul simbolo del PdL.
Non fare due croci.
Non fare una grande croce sui due simboli. Se fai la croce sull’intera coalizione il tuo voto sarà annullato.
Passaparola a tutti...



Pievebovigliana, protesta dell'opposizione

I gruppi consiliari “Pieve Rinasce” e “Apriamo la porta ad un Comune migliore”, in segno di protesta, diserteranno la seduta del Consiglio Comunale di Pievebovigliana convocata per venerdì 11 aprile p.v..

Mentre le famiglie italiane stentano ad arrivare alla fine del mese, il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio del Governo Prodi, ha recentemente erogato 200.000 euro al Comune di Pievebovigliana per finanziare la sistemazione del percorso che collega la frazione di S. Maroto alla chiesa di S. Maria Maddalena.

L’intervento avrebbe dovuto, nelle previsioni degli esperti, garantire un flusso turistico su Pievebovigliana di almeno 5.000 persone l’anno …

Nel progetto sono stati utilizzati prezzi da capogiro.

Più di un quarto del costo dell’opera, circa 60.000 euro, è stato utilizzato per le spese di progettazione, direzione lavori e consulenza; incarico affidato con procedura irregolare, fatto già segnalato all’Autorità Giudiziaria e alla Corte dei Conti da parte della minoranza.

Nonostante ciò … ad oggi nessuna risposta!

Un’opera assolutamente inutile, comunque realizzabile in economia con ampia riduzione dei costi, che ha permesso di alimentare le tradizionali clientele locali, in barba alle difficoltà economiche dei cittadini.

E’ ora di finirla con lo sperpero dei soldi pubblici, utilizzati per lavori inutili e finalizzati esclusivamente a soddisfare le clientele locali!

Basta con i bilanci comunali artificiosamente costruiti per finanziare iniziative inutili e di facciata che non producono ricchezza per il paese!

I Consiglieri di minoranza
Dario Morosi
Emanuele Carradori
Roberto Stefani
Alessandro Cupidi

martedì, aprile 08, 2008

Libri: "Congiura" di Davide Mosca

Nessuno può indovinare
di chi è il sangue mescolato al vino.
L’uomo leva la coppa
e la svuota in un solo sorso.
I congiurati lo imitano.
Ora sono legati gli uni agli altri.
Per Roma.


La congiura più famosa di tutti i tempi rivive attraverso la voce ironica e tagliente di Mamerco Mamilio, in un romanzo che unisce una rigorosa ricostruzione della Roma repubblicana a seducenti e moderne atmosfere noir.
Sentimentale e cinico, strumento inconsapevole di maneggi oscuri, il giovane Mamerco è una sfortunata canaglia che spende tutti i suoi soldi in donne e libri e si aggira in una Roma buia, marcia, fra bordelli, palestre e taverne.
Come un segugio, perlustra i bassifondi dell’Urbe su mandato di Cicerone, che lo richiama dall’esilio per far luce sulle voci di congiura che circolano nel Foro. Con lui la giovane Marzia, ribelle e misteriosa, e loschi figuri dal passato torbido e dal futuro incerto.
L’indagine, infine, bussa alle ville dei senatori: Pompeo, Cesare, Crasso, Catilina. Chi è l’Uomo che si nasconde dietro la congiura? E soprattutto, ne è la mente o la vittima?


L'Autore
Davide Mosca, nato a Savona nel 1979, è laureato in Storia antica e vive a Milano. Si occupa di cavalli, guantoni e palloni; nel tempo libero collabora con giornali e case editrici. Ha esordito nella narrativa nel 2001 con Le parole che cadono nel vuoto non fanno rumore. Con Mursia ha pubblicato Silla. Il figlio della fortuna (2003) e Silla Imperator (2006).

sabato, aprile 05, 2008

Una lezione particolare a scuola

Si è svolta questa mattina una lezione particolare per gli studenti delle seconde classi della scuola media Enrico Fermi di Macerata con la quale continua la campagna di prevenzione, promossa dal Consigliere Provinciale Andrea Blarasin, volta a sensibilizzare i giovani sul problema della tossicodipendenza e sugli effetti dannosi delle varie tipologie di droga.
A parlare ai ragazzi è stato l’istruttore del’unità cinofila del Comando Regionale della Guardia di Finanza che ha spiegato quali siano gli effetti devastanti del consumo di alcol e droga, in costante e preoccupante crescita anche nella nostra provincia e con una diffusione sempre più frequente fra i giovani dai 13 anni in su.
“Ringrazio il Preside dell’Istituto Comprensivo Enrico Fermi - dichiara il consigliere provinciale Andrea Blarasin - per la disponibilità e la sensibilità dimostrata su questi temi. Per combattere la droga occorre soprattutto attuare programmi di sostegno alle famiglie, interventi nelle scuole e sul territorio favorendo politiche integrate tra le Istituzioni locali, informando i giovani attraverso strumenti di prevenzione sull’uso delle sostanze stupefacenti.”
“Per questo - continua Blarasin - a breve partirà una capillare campagna di informazione in tutte le scuole superiori, promossa dal sottoscritto in collaborazione con la Guardia di Finanza e approvata dalla Provincia di Macerata. Crediamo che questa esperienza possa aiutare i giovani a comprendere quali siano le reali conseguenze, individuali e sociali, ed i danni derivanti dal consumo di qualunque tipo di sostanza stupefacente. Riteniamo, inoltre, che questo sia un significativo esempio di una importante presenza delle Istituzioni sul territorio e della loro vicinanza alle esigenze delle famiglie e delle giovani generazioni.”

sabato, marzo 29, 2008

Udc in frantumi anche nella nostra provincia.

Da Dario Morosi e Mauro Falcucci
riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

La linea politica assunta dall’UDC, di presentarsi autonomamente alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008, vanificando così i tanti anni di alleanza con le forze politiche del centrodestra, ha generato il più grande sconcerto tra i sostenitori e simpatizzanti dell’U.D.C..

Era necessario accettare la sfida di Berlusconi, evitando posizioni ambigue, contribuendo così alla costruzione del futuro Partito Popolare Europeo, che è, per formazione e cultura, il nostro naturale e futuro approdo politico.

In questa ottica, ci è sembrato irragionevole derubricare, con troppa fretta, la proposta di Francesco Massi per una desistenza al Senato nelle Marche, che avrebbe consentito, oltre al conseguimento del premio di maggioranza da parte del centro destra, il consolidamento del senatore U.D.C. duramente conquistato nelle elezioni politiche 2006. Fatto, quest’ultimo, che ad oggi appare molto improbabile.

Per questi motivi abbiamo deciso, con enorme rammarico ed amarezza, di uscire dall’U.D.C., rimettendo di conseguenza i nostri incarichi, rispettivamente di membri della Direzione Provinciale di Pesaro e Macerata, nonché di segretario della sezione di Pievebovigliana-Fiastra-Fiordimonte-Acquacanina-Bolognola.

Sosterremo con impegno e determinazione la candidatura al Senato dell’amico Francesco Massi, sicuri di dare un contributo decisivo alla vittoria del Popolo della Libertà e di proseguire il percorso che ha visto Francesco Massi candidato nel 2005 alla Presidenza della Regione in rappresentanza dell’allora Casa delle Libertà.

Mauro Falcucci
Dario Morosi

giovedì, marzo 27, 2008

L'On. Giulio Tremonti a Macerata

Macerata, giovedì 27 marzo 2008

Se dovessi monitorare io le dichiarazioni che si fanno... Giulio Tremonti ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’avvio dei controlli da parte della Consob sulla vicenda Alitalia, oggi a margine di una manifestazione elettorale del Pdl a Macerata.
A proposito di monitoraggi, ha detto di “capire il mercato e di rispettare i risparmiatori”, di essere stato lui “quello che ha osato mettersi contro Fazio per la Parmalat”.

Quanto all’Alitalia, Tremonti ha ricordato di avere seguito nel 2005 come Ministro dell’Economia “l’ultimo grande aumento di capitale'' di un miliardo, “tutti soldi sul mercato. Poi abbiamo perso le elezioni, il capitale è stato bruciato, il piano industriale non è stato attuato”.

Nel corso della stessa manifestazione, Tremonti ha lanciato la proposta di creare centrali nucleari italiane nei Balcani, spiegando la politica energetica delineata nel programma del Pd “una roba da Mulino Bianco”.

Sul leader del Partito Democratico, Walter Veltroni: “È stato lui e non Mastella il killer di Prodi; poi ha cercato di allontanarsi dal luogo del delitto. Il paragone che viene in mente è con una persona che uccide i genitori e poi chiede le attenuanti durante il processo, perché orfana”.

“I discorsi di Veltroni sono come Truman Show, dove tutto è falso. C’è dentro di tutto: Kennedy, Mandela, Procol Harum, De Gasperi. È la conclusione del ‘68, alla fine se non credi più a niente credi a tutto”.

“Veltroni disegna un’immagine dell’Italia beautiful, di plastica, mentre la realtà è molto più difficile. Il leader del Pd parla di discontinuità, unità, novità?
La sua discontinuità è un effetto speciale ottenuto con tante dosi di bianchetto sul governo Prodi.
Quanto all’unità, nel Pd ora sono in tre, con Pannella che accusa Veltroni di non aver rispettato i patti e Di Pietro che già con il governo Prodi aveva minacciato le dimissioni e raccolto firme contro iniziative del governo per 52 volte.
Infine la novità: Veltroni ha dichiarato di non essere mai stato comunista e si à definito il nuovo. In realtà ha cominciato la sua carriera alla Fgci, è stato direttore dell’Unità, deputato del Pci, segretario dei Ds. In definitiva, Veltroni è convinto di avere avuto un indulto, rispetto al suo passato politico, ma chi si vergogna del suo passato non merita il proprio futuro”.

La differenza tra Berlusconi e Veltroni? “Berlusconi non fa promesse perché sa che la situazione è difficile”. Per il vice presidente di Forza Italia Giulio Tremonti, “Veltroni può invece permettersi di fare promesse, perché è convinto di perdere. Berlusconi invece sa che vincerà e quindi non può fare troppe promesse che poi non potrà mantenere”.

Poi un cenno alla campagna elettorale. Nonostante l’escalation di toni di queste ultime ore, per Tremonti la campagna elettorale “è ancora una campagna civile, di tipo europeo, non è violenta, tanto che alcuni la definiscono noiosa. “Basta vedere quello che succede in Usa all’interno dello stesso partito”.
Quanto al faccia a faccia tv tra i candidati premier, “non è essenziale, serve piuttosto un faccia a faccia dei candidati con gli elettori”.

lunedì, marzo 17, 2008

Tibet: Alemanno, contro repressione cinese mettere in discussione anche olimpiade

Sapevamo che l'identità del Tibet era come un fuoco che covava sotto le ceneri, oggi questa identità sta divampando come un fuoco, nonostante la repressione e la strategia del silenzio attuata dal regime cinese". E' quanto dichiara in una nota il deputato di An, Gianni Alemanno.
"Anche quando il Dalai Lama è venuto un Italia, le Istituzioni italiane, governate dal centrosinistra, hanno ceduto al ricatto del regime cinese per non dare rilevanza all'evento. Adesso l'occidente sia solidale senza omissioni e se la repressione continua si abbia il coraggio di mettere in discussione anche le Olimpiadi a Pechino".

mercoledì, febbraio 27, 2008

"La pillola abortiva è pericolosa"

“Neanche le sedici donne morte a causa dell’aborto chimico hanno indotto l’Agenzia italiana del farmaco ad adottare un criterio di precauzione. Il suo via libera alla Ru486 - secondo il principio del mutuo riconoscimento - è la vittoria delle burocrazie e la sconfitta di un governo democratico degno di questo nome”. Così l’Associazione Scienza & Vita, che tutela la vita umana dal concepimento alla morte naturale, giudica la decisione assunta dall’Aifa che presenta ulteriori punti di crisi. “A partire – sottolinea l’Associazione – dalla banalizzazione del dramma dell’aborto, ridotto ad una pillolina da mandar giù. Per non parlare della sostanziale deresponsabilizzazione da parte dei medici che potranno così addossare l’intera responsabilità dell’atto sulla donna. Una donna che si ritroverà ancor più sola dinanzi al proprio dramma, contando sulla parola di chi le promette un aborto facile”. “Ma ancor più sorprende – sottolinea Scienza & Vita – il disinvolto e irresponsabile oscuramento dei dati scientifici che, purtroppo, parlano chiaro: la letteratura medico-scientifica ci dice che la pillola RU486 causa la morte della donna dieci volte in più rispetto all’aborto chirurgico. Dunque, un rischio altissimo che non spaventa e non ferma il moloch farmaceutico né un sistema sanitario che preferisce lavarsene le mani”. “A questo punto - conclude Scienza & Vita – non potremo stare con le mani in mano e intensificheremo la nostra azione di sensibilizzazione e di pressione culturale. Inoltre metteremo a disposizione il nostro centralino per eventuali denunce di cattiva pratica medica e per la segnalazione di eventi avversi che vedano vittime le donne. In tal caso, non trascureremo la possibilità di affiancare le donne e i loro familiari nel rivalersi in tutte le sedi, civili e penali”.

Associazione Scienza&Vita

giovedì, febbraio 21, 2008

Adozioni / Alemanno: No a coppie gay e single, è una violenza.


Roma, 21 feb. "Consentire l'adozione di minori da parte di single o di coppie gay è una vera e propria violenza nei confronti di chi non si può difendere". E' quanto dichaira in una nota il deputato di An, Gianni Alemanno, che punta l'indice contro la nuova COnvenzione europea sulle adozioni, che dovrebeb essere firmata a maggio e che prevede la possibilità di adozione da parte dei conviventi, ma anche dei single e delle coppie omosessuali.
"Un bambino - prosegue Alemanno - ha diritto a crescere in una famiglia fondata sul matrimonio, con una figura materna e una figura paterna e non ad essere adottato da single o da unioni che non hanno questo equilibrio. Mi auguro che sia il Consiglio che il Parlamento europeo boccino questo articolo della Convenzione europea contrario al diritto naturale".
E, sempre da An, arriva il no di Barbara Saltamartini, coordinatrice nazionale del dipartimento Pari Opportunità del partito, che sottolinea: "L`ipotesi di adozioni da parte di coppie omosessuali mi vede totalmente contraria. I bambini devono poter crescere in famiglie in cui sia presente tanto la figura femminile quanto quella maschile.

domenica, febbraio 10, 2008

Per non dimenticare

FOIBE ED ESODO DEI 350.000 ITALIANI
D'ISTRIA, FIUME E DALMAZIA


Foibe, campi di sterminio, fosse comuni, tombe senza nomi e senza fiori, dove regna il silenzio dei vivi ed il silenzio dei morti.
Migliaia di scomparsi… dalla storia che attendono giustizia e verità. Scomparvero dalle loro case, dall'affetto dei loro cari, dalla loro terra, dalla Patria che tutti amavano al di là delle diverse ideologie politiche.
Insieme vittime di un disegno criminale basato sull'odio etnico e sull'ideologia marxista-leninista, che saldarono il IX Corpus e le armate titine in un'unica fratellanza con i collaborazionisti italiani, rei di essersi macchiati del sangue dei fratelli, sacrificati sull'altare di un sogno utopistico di internazionalismo emancipatore dei popoli.

mercoledì, gennaio 23, 2008

Droga: prevenzione a scuola con la guardia di finanza

Da recenti ricerche è emerso che il consumo di droghe di ogni tipo è in costante e preoccupante crescita anche nella nostra provincia e che il luogo in cui gli adolescenti consumano più spesso stupefacenti è la scuola, con una diffusione sempre più frequente fra i giovani dai 13 anni in su. Ed è proprio dai più giovani che gli effetti devastanti di molti tipi di droga, compresi cannabis ed ecstasy, sono sottovalutati.Per combattere la droga occorre soprattutto attuare programmi di sostegno alle famiglie, interventi nelle scuole e sul territorio, favorendo politiche integrate tra le Istituzioni locali, informando e formando i giovani della nostra provincia attraverso strumenti di prevenzione sull’uso delle sostanze stupefacenti.Già nel 2005, come Presidente della Circoscrizione di Piediripa, ho promosso una campagna di sensibilizzazione contro le tossicodipendenze all’interno di alcune scuole del capoluogo, in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Il successo di questa collaborazione, che ha la duplice valenza di informazione per i ragazzi sul tragico problema della droga e di avvicinamento delle Istituzioni Pubbliche e delle Forze dell’Ordine ai cittadini, successo attestato anche da insegnanti e ragazzi che hanno partecipato, mi ha convinto della necessità di estendere l’iniziativa su tutto il territorio provinciale.Perciò ho presentato una mozione in Consiglio Provinciale, impegnando il Presidente Silenzi e la Giunta ad intraprendere, in tutte le scuole superiori della provincia di Macerata, una campagna di informazione e di sensibilizzazione sulle conseguenze devastanti del consumo di tutte le sostanze stupefacenti.L’intervento formativo della Provincia di Macerata sarà in collaborazione con l’Unità Cinofila del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, che dopo una prima fase di colloquio e di relazione con i ragazzi, in cui verranno chiarite la composizione e gli effetti dannosi delle varie tipologie di droga, passerà ad un dimostrazione pratica antidroga con l’ausilio dei cani dell’unità cinofila.Data l’importanza dell’argomento ho ricercato il più ampio consenso in Consiglio e spero che questa importante azione di prevenzione trovi l’unanimità dei consensi, considerata l’adesione della consigliera Roberta Belvederesi per la maggioranza.

lunedì, gennaio 21, 2008

Rifiuti a Napoli: perchè aiutare il malgoverno?

In merito all’imminente arrivo dei rifiuti campani anche nella nostra regione e nella nostra provincia, occorre considerare che laddove si parla di solidarietà nei confronti dei cittadini della Regione Campania, in realtà si alimenta il mantenimento di un sistema politico malato che non assume su di se le responsabilità oggettive di anni di cattiva amministrazione.
Una malagestione che non riguarda solo un servizio pubblico che dovrebbe essere garanzia della tutela della salute dei cittadini, ma attiene anche ai tanti soldi pubblici che in quella regione sono arrivati dallo Stato centrale e dall’Europa anche per risolvere quella perenne “emergenza rifiuti”.
In nome di una solidarietà, tanto decantata quanto male interpretata, le Regioni e le Province che accettano di ricevere quota parte di quei rifiuti, finiscono con l’alimentare la tolleranza verso la malapolitica e verso gestioni anche malavitose di quell’affare chiamato “monnezza”.