lunedì, luglio 30, 2007

Prelievo Inpdap: approvato dal Consiglio Provinciale l'o.d.g. contro il meccanismo del "silenzio-assenso"


E’ stato approvato in Consiglio Provinciale all’unanimità (con il solo voto di astensione del Presidente del Consiglio Silvano Ramadori) l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Andrea Blarasin di Alleanza Nazionale.
L’ordine del giorno riguarda il decreto n.45 del 07 marzo 2007, secondo il quale dipendenti e pensionati Inpdap sono iscritti obbligatoriamente al fondo per l’accesso alle prestazioni creditizie dell’Inpdap con l’applicazione di una trattenuta mensile sull’ammontare lordo dello stipendio (0,35%) o della pensione (0,15%), salvo che non si oppongano con lettera di dissenso da inviare all’Istituto.
Il Consigliere Provinciale Andrea Blarasin ha sottolineato che questo prelievo avverrà anche per centinaia di migliaia di persone, a cui non è pervenuta nessuna comunicazione, che non hanno alcun interesse a potenziali crediti ed a milioni di pensionati che crediti agevolati non li hanno mai avuti. Con il meccanismo del “silenzio assenso”, quello che doveva essere un beneficio si tramuta per molti in un nuovo balzello nascosto tra le pieghe di un decreto.
Con l’approvazione di questo ordine del giorno il Consiglio Provinciale, oltre a ribadire la necessità di una maggiore trasparenza amministrativa e di una corretta informazione ai cittadini, invita il Governo a revocare o modificare con proprio provvedimento il sistema del “silenzio-assenso” previsto dal decreto 45 del 2007 e invita il Ministero dell’Economia e l’Inpdap ad inviare una comunicazione per informare i dipendenti ed i pensionati interessati da questo provvedimento.

Fini: Moschee, predica in italiano


Leader An, crocifissi devono restare, sono il nostro simbolo
(ANSA) - RIETI, 29 LUG
Nelle moschee la predica deve essere fatta in italiano perche' dobbiamo sapere cosa accade li' dentro': lo ha detto il leader di An Fini. 'Ognuno prega il suo Dio come vuole ma noi dobbiamo sapere se si prega Allah o si semina odio', ha spiegato Fini, ribadendo che i crocifissi non debbono essere tolti dalle aule scolastiche. 'Molti alunni musulmani non ci obbligano a togliere i crocifissi perche' questi rappresentano la nostra identita' storica e culturale', ha aggiunto il leader di An.

venerdì, luglio 20, 2007

Prelievo Inpdap. Blarasin: nuovo balzello per dipendenti e pensionati


Prelievo Inpdap nascosto fra le pieghe di un decreto governativo
(numero 45 del 7 marzo 2007)
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Referendum: raccolte 500mila firme


ROMA, 20 LUG
''Abbiamo le 500 mila firme''. Lo ha dichiarato il presidente del Comitato promotore dei referendum elettorali. Giovanni Guzzetta, che si trova oggi a Messina, sua citta' natale, per concludere il tour referendario, ha anche sottolineato che ora si tratta di raggiungere quota sicurezza di 570 mila firme.

lunedì, luglio 16, 2007

Corte dei conti allarmata sui conti pubblici

Corte dei conti allarmata sui conti pubblici. «Un'attenta lettura delle stime di finanza pubblica per il 2007 - spiega il presidente della Corte dei conti Tullio Lazzaro nel corso dell'audizione sul Dpef - sospinge a un giudizio più allarmato sulle tendenze in atto, confermando tutte le preoccupazioni sulle difficoltà di controllo della spesa pubblica». L'andamento della spesa pubblica nel 2007 dimostra che i risultati del risanamento dei conti sono «precari» e permangono «rischi». Lazzaro ha sottolineato come il miglioramento dei conti è per intero ascrivibile all'aumento delle entrate e della pressione fiscale, che raggiungerebbe il 42,4% al netto del Tfr. Duro il giudizio sul Dpef, che per il 2008 «disattende le indicazioni» della Commissione europea,prospettando un miglioramento del saldo strutturale di solo lo 0,2 per cento. «Si tratta di una scelta non isolata nel contesto europeo - aggiunge Lazzaro - ma che nel caso italiano espone a rischi molto alti». E secondo Lazzaro anche la prossima finanziaria non sarà leggera. Per ottemperare agli impegni sottoscritti e alle nuove iniziative «anche per il 2008 la prossima legge finanziaria dovrà disporre una manovra in grado di ottenere risorse fino a un massimo di oltre 21 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti i mezzi, non quantificati, per la copertura dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego». Allarme anche sull'efficacia degli studi di settore, che rischiano di produrre effetti di paralisi e rinvio, con una sostanziale disapplicazione e inefficacia. Lo strumento «rischia di restare sostanzialmente inapplicato proprio per la logica, sulla quale necessariamente si fonda, di voler obbligare milioni di contribuenti a doversi contemporaneamente e visibilmente adeguare a un grado più elevato di adempimento dell'obbligazione tributaria». Secondo Lazzaro, questo «necessariamente trasforma la gestione dell'adeguamento degli studi di settore in un'operazione politicamente sensibile, la cui concreta attuazione viene di fatto a essere condizionata da considerazioni di effetti di ricaduta sul piano del consenso». Lazzaro ha anche invitato a rafforzare in modo «consistente il numero dei controlli», per «elevare il rischio per coloro che continuano a sottrarsi, in tutto o in parte, all'obbligazione tributaria, proprio perché confidano nella bassissima probabilità di essere assoggettati ad accertamento». Necessario anche migliorare la gestione del recupero effettivo delle maggiori imposte e delle sanzioni inizialmente accertate. Molto problematica, poi, la copertura sia degli oneri del pubblico impiego, sia di quelli in materia pensionistica col il ricorso esclusivo a interventi di riduzione della spesa primaria, attraverso la sperimentazione dello spending review. Infatti «non va dimenticato che poco meno di due terzi della spesa corrente sono costituiti da redditi da lavoro dipendente, dalla spesa pensionistica e da quella per interessi, categorie per le quali appare esclusa o di difficile applicazione la tecnica della revisione della spesa, essendo altri i provvedimenti correttivi che ne migliorerebbero il controllo nel tempo». Per Lazzaro la pratica dei tagli orizzontali disposta con l'ultima finanziaria e le precedenti si é rivelata solo in parte efficace dando luogo a rimbalzi di spesa negli anni successivi o a reintegrazione di risorse già nell'anno di riferimento.Secondo il presidente della Corte dei conti «appare rischioso non cogliere appieno le occasioni offerte da un ciclo economico particolarmente favorevole per condurre una politica di bilancio più rigorosa, che dovrebbe avere come riferimento prioritario il percorso di riduzione del debito».

martedì, luglio 03, 2007

Palasport. Blarasin: "E' tempo di concretezza"

Andrea Blarasin risponde alle critiche ed alle polemiche del capogruppo della Margherita Marco Blunno che contestava i meriti di An nell'aver stimolato il dibattito sul Palas anche tramite continue richieste, ordini del giorno, mozioni ed interrogazioni.