sabato, dicembre 05, 2009

Un aiuto alle famiglie in difficoltà

Un aiuto concreto per tante famiglie che attraversano uno stato di difficoltà temporaneo. Con questo scopo la Provincia, in collaborazione con le banche di Credito Cooperativo del territorio, ha attivato il progetto del microcredito sociale: un fondo di 100mila euro per garantire piccoli prestiti fino ad un massimo di 3mila euro da restituire in 36 mesi. Il progetto è rivolto alle famiglie della nostra provincia, anche di diversa nazionalità se in regola con i permessi di soggiorno, e potrà essere utilizzato per affrontare situazioni di emergenza come spese sanitarie, scolastiche, attivazione di utenze o altri eventi straordinari. Per far si che il progetto possa rispondere realmente ai bisogni del territorio, la Provincia ha coinvolto anche gli Ambiti territoriali sociali e le Caritas delle diocesi.
"Vogliamo unire le forze del territorio - ha spiegato l'assessore provinciale Andrea Blarasin - per raggiungere obiettivi comuni, soprattutto in un momento difficile come questo. Non si tratta di un progetto fine a se stesso, ma che s'inserisce in una serie di iniziative volte a dare respiro a situazioni di instabilità".
"Non è un provvedimento tardivo - ha concluso il presidente Franco Capponi - ma che arriva in un periodo ancora piuttosto difficile, perchè la ripresa sarà ancora lunga".

tratto da "Il Resto del Carlino" del 05/12/2009

2 commenti:

Nicola ha detto...

salve qualcuno sa dirmi come si fa ad ottenere aiuti dallo stato ,si parla di aiuti ma non ne vedo uno,e poi troppa burocrazia per ottenerli,ne la provincia ne la regione ne il comune di Bari sanno di questi aiuti.Ho un bimbo di 11 mesi mia moglie non lavora e la mia attivita' va male e non so come fare per risolvere i miei problemi se non ricevo un finaziamento,ho provato a chiedere a piu' istituti un prestito ma mi e' stato negato perche' ho avuto dei protesti i quali sto facendo la cancellazione uno per volta perche' il giudice interpreta la legge cosi' altri invece cancellano tutti insieme.possibile che i delinquenti vengano pagati per parlare ed io devo continuare a subire queste umiliazione dalle banche perche' i giudici interpretano la legge a modo loro e non pensano che devo lavorare e mantenere una famiglia.Ora io vorrei sapere chi mi puo' aiutare ad uscire da questa situazione chi puo' darmi indicazioni su come ricevere aiuti dallo stato?grazie nicola

Andrea Blarasin ha detto...

A seguito della vostra richiesta le comunichiamo che sarà contattato la prossima settimana per un eventuale incontro.