martedì, marzo 09, 2010

"La formazione aiuta lo sviluppo". Dignagni: "Riqualificare il personale per crescere"


di Franco Veroli

UN MONDO sempre più complesso richiede competenze sempre più elevate e aggiornate. L'obbiettivo di investire sulle persone, e quindi integrare il sistema dell'istruzione con quello della formazione e dell'orientamento, è dunque strategico. Non a caso, dunque, la Confindustria di Macerata è da anni attiva su questo terreno. “La formazione favorisce lo sviluppo migliorando le performance delle imprese e salvaguardando anche i lavoratori ‘deboli’, spesso a rischio emarginazione, a causa di competenze inadeguate e senza percorsi di aggiornamento professionale", spiega Lucia Dignani, presidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria con delega a scuola e formazione.

"RIQUALIFICARE e accrescere la professionalità - continua - vuol dire offrire nuove opportunità di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle aziende". Da questo punto di vista la provincia di Macerata può essere considerato un laboratorio privilegiato. "Grazie anche al ruolo di promozione e coordinamento svolto da Confindustria, qui da noi da anni lavoro insieme scuole, imprese, Provincia, Camera di Commercio, Ufficio scolastico, Fondazione Carima e Università: per migliorare la qualità della formazione e diffondere la formazione continua nelle imprese, coinvolgendo migliaia di giovani".

E, INFATTI, solo nell'ultimmo anno, gli studenti coinvolti in attività di orientamento e negli stage sono 2.200; sono invece 2.800 i lavoratori occupati che nel 2009 hanno partecipato ad iniziative di riqualificazione e formazione finanziate in parte tramite Fondiimpresa, gestiti da Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, in parte dal Fondo sociale europeo (erogato dalla Provincia e Regione). Risultati che non vengono a caso. "Con le attività del nostro progetto scuola, frutto di una collaborazione avviata quasi trent'anni fa con l'allora provveditorato agli studi e altri enti e istituzioni - evidenzia la Dignani - vogliamo offrire ai presidi, agli insegnanti, agli studenti e alle loro famiglie, opportunità di conoscenza e confronto per meglio comprendere le esigenze della realtà imprenditoriale e i complessi cambiamenti in atto nell'economia e nella società". L'impegno del 2010 è ambizioso: si vuole coinvolgere tutte le scuole della provincia finalizzando le esperienze fino ad oggi acquisite. Esperienze che hanno dato frutti importanti. "Da anni nel nostro Istituto si attivano corsi sulla base di progetti finanziati con il fondo sociale europeo", spiega Enrico Foglia, presidente dell'Istututo tecnico commerciale e geometri "Corridoni" di Civitanova.

SI TRATTA di iniziative rivolte a soggetti già diplomati o che non trovano un lavoro, che producono esiti positivi: chi è in cerca di occupazione riesce a trovarla e chi già ce l’ha riesce a riqualificarsi professionalmente in modo efficace. Sono corsi che si tengono di pomeriggio, di norma dalle 16 alle 20 e che vedono coinvolti alcuni docenti dell’Istituto e altri provenienti dal mondo delle professioni e dell’impresa. La loro efficacia e validità è dimostrata dalla crescente richiesta di poterli frequentare: quest’anno, per un corso sulla contabilità, a fronte di 15 posti disponibili abbiamo avuto 95 richieste di partecipazione”. Certo è che bisogna ottimizzare le risorse disponibili, peraltro meno consistenti di un tempo.

SERVE una formazione molto qualificante e mirata – sottolinea Andrea Blarasin, assessore provinciale alla formazione e lavoro – Bisogna fare un uso attento delle risorse per percorsi formativi volti a creare reale occupazione, sia per chi cerca lavoro, sia per chi l’ha perso, in stretta correlazione con le esigenze con il territorio, del nostro tessuto produttivo e sociale. Bisogna evitare corsi inutili e infruttuosi”. Sulla stessa lunghezza d’onda Lucia Dignani: “Serve un utilizzo efficiente ed efficace delle risorse per la formazione, a partire da quelle del Fondo sociale europeo, che possono costituire una leva straordinaria per la crescita qualitativa delle imprese, anche in funzione del superamento della crisi”.

tratto da "Il Resto del Carlino" del 09/03/2010

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