di Andrea Blarasin
Dal congresso della Cgil è emersa una dichiarazione non esatta su alcuni giornali, e cioè che sarebbe da costituire un osservatorio provinciale sul mondo del lavoro. L’Osservatorio provinciale c’è, è operativo e costituisce parte integrante della provincia di Macerata per le politiche del lavoro. L’osservatorio raccoglie dati ufficiali dai Ciof. E, dall’osservazione dei dati, l’ente provinciale fa il punto della situazione per individuare linee di miglioramento e di intervento. E’ talmente attivo ed efficiente che i dati presentati nel congresso da Benfatto sono stati forniti dall’Osservatorio provinciale stesso. E’ proprio su tali cifre, controllate e aggiornate mese dopo mese, che la Provincia decide sugli interventi per fronteggiare la crisi, sostenendo sia i lavoratori che le imprese e mettendo in campo gli ammortizzatori sociali, sempre agendo nell’ambito consentito dalle normative di legge nazionali ed europee.
Inoltre è approssimativo comparare tout court i numeri precedenti la crisi con la somma delle cifre del 2009, anno in cui la crisi ha raggiunto il suo apice. I dati vanno letti e interpretati nella loro interezza: forniti nel loro insieme creano allarmismo, preoccupano le persone mentre se sono considerati nel loro procedere mensile rendono una visione più chiara degli eventi. Il risultato è che, per esempio, la mobilità in novembre e dicembre 2009 è inferiore allo stesso periodo del 2008 (361 ingressi contro 565), che i disoccupati iscritti in questi due mesi sono, rispettivamente, 1299 per il 2009 e 1897 per il 2008. Stesso discorso per la cassa integrazione ordinaria scesa dalle 300mila ore di giugno 2009 alle 100mila, in media, di novembre e dicembre. Non si nasconde che la ripresa sia ancora debole ma i dati ufficiali dell’Osservatorio provinciale, confermati anche da quelli nazionali, indicano che la crisi sta lentamente rallentando.
La speranza quindi è che la crisi possa entro il 2010 comportare il rientro al lavoro di chi è in cassa integrazione mentre per chi è ancora senza lavoro, insieme alle altre istituzioni, cercheremo di coniugare, nel modo più efficace, sviluppo, incentivi e occupazione sostenendo, dove ce ne sarà più bisogno, le fasce sociali più deboli con gli ammortizzatori sociali e con tutti gli strumenti disponibili. L’Amministrazione Provinciale ha sempre dimostrato disponibilità al dialogo e all’ascolto e ricorda, a questo proposito, l’importanza della concertazione tra istituzioni e associazioni sindacali e datoriali al fine di raggiungere obiettivi comuni. Sarebbe auspicabile che la CGIL non si limitasse ad attestare la disoccupazione ma collabori con la Provincia per sostenere l’occupazione.
tratto dal sito di "Cronache Maceratesi" il 06/03/2010
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