lunedì, marzo 17, 2008

Tibet: Alemanno, contro repressione cinese mettere in discussione anche olimpiade

Sapevamo che l'identità del Tibet era come un fuoco che covava sotto le ceneri, oggi questa identità sta divampando come un fuoco, nonostante la repressione e la strategia del silenzio attuata dal regime cinese". E' quanto dichiara in una nota il deputato di An, Gianni Alemanno.
"Anche quando il Dalai Lama è venuto un Italia, le Istituzioni italiane, governate dal centrosinistra, hanno ceduto al ricatto del regime cinese per non dare rilevanza all'evento. Adesso l'occidente sia solidale senza omissioni e se la repressione continua si abbia il coraggio di mettere in discussione anche le Olimpiadi a Pechino".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

TIBET LIBERO
Ingiusta schiavitù di popolo inerme

egemonia culturale schiava di interessi

nascosti dietro ideologie plasmate

vade retro meschino fantoccio

del marxismo deviato

monaci la pace è la via

ma la rivoluzione è la chiave

sorga l'eroe e ricacci il male da dove è venuto

Tibet libero ora e per sempre!


UNA POESIA DEL MAESTRO ERMENEGILDO PULZETTI

Anonimo ha detto...

«Aiutiamo il popolo tibetano»
Un mandala di pace per il Tibet
Un evento in favore della pace per il popolo tibetano
Il 10 Maggio 2008 alle ore 12, presso il museo d’arte orientale Obrietan, via Einaudi 24 a Brendola – provincia di Vicenza, si terrà la cerimonia di avvio ai lavori per la costruzione del Mandala Yamantaka, che misurerà 4 metri x 4 e sarà il più grande mandala mai realizzato prima in Europa.
Il museo Obrietan con la preziosa collaborazione di alcuni Monaci Tibetani che realizzeranno il sacro disegno e l’appoggio di LiberoReporter, intendono con questo gesto inviare un messaggio di pace nei confronti di quel popolo Tibetano che tanto soffre a causa di una persistente mancanza di dialogo con la Cina.
Il mandala Yamantaka ha un grandissimo valore spirituale, è noto come distruttore del signore della Morte ed è raffigurato provvisto di una spada con cui lacererà i veli dell’ignoranza. La sua speciale qualità e le sue sembianze vengono utilizzate nel cammino spirituale per trasformare le forze distruttive quale ira e odio, in forze benefiche, per combattere le forze negative interiori ed esteriori che impediscono la pace e la felicità. Yamantaka è una locuzione in sanscrito che porta all’illuminazione della saggezza e porta verso la tanto auspicata pace, una pace universale.
La realizzazione di questo disegno sacro comporterà tre mesi di lavoro incessante e chiunque lo vorrà potrà seguire la minuziosa costruzione che avverrà con una finissima sabbia di marmo colorata, anche attraverso i siti internet www.museobrietan.org oppure sul giornale on line www.liberoreporter.it , in qualunque momento della giornata.
Chi vorrà conoscere altre iniziative a favore del Tibet realizzate da Kino Obrietan potrà trovare un reportage sulla rivista LiberoReporter del mese di maggio.
Pochi giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi, il giorno 26 Luglio 2008, alle ore 18, si terrà la preghiera che accompagnerà il toccante rito della dispersione del Mandala, che ha il significato intrinseco della distruzione del male e della propagazione della pace e della felicità.
Durante il rito della dispersione, ai presenti verrà offerta la sabbia con cui è stato realizzato il disegno, affinché sia di buon auspicio.
Partecipate al rito di apertura dei lavori che si terrà il 10 maggio 2008, alle ore 12, presso il Museo d’arte orientale Obrietan, via Einaudi 24 a Brendola, provincia di Vicenza.