Si è svolto lo scorso 13 marzo presso la Sala Consiliare Guizzardi della Camera di Commercio di Macerata il convegno dal titolo “Prospettive ed opportunità delle imprese dell’Artigianato Artistico”, organizzato da Confartigianato Imprese Macerata. Molti gli artigiani presenti all’evento, che è nato con l’intento di approfondire le prospettive e le opportunità proprie delle imprese di artigianato artistico del nostro territorio, e che ha visto la partecipazione dell’assessore provinciale al lavoro e alla formazione Andrea Blarasin, dell’assessore provinciale alle attività produttive Luigi Gagliardi, della dirigente del settore Industria – Artigianato Politiche Distrettuali e Infrastrutture della Regione Marche Carla Stramignoni, del prof. Luca Lanzaco dell’ente di ricerca Rf Sviluppo, e del Presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi. Ospite di Confartigianato è stato anche l’Istituto d’Arte di Macerata “Cantalamessa”.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca realizzato dall’ente RF Sviluppo in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata, dal titolo “Dalla formazione “sommersa” alla formazione “in affiancamento”: percorsi formativi per la tutela e la diffusione dell’artigianato artistico”, uno studio imperniato sui processi di formazione sommersa che avvengono nelle “botteghe d’arte” della Provincia di Macerata. Un comparto, quelle delle impese di artigianato artistico, che è risultato dall’indagine come composto da 320 Aziende (dato riferito alle aziende iscritte alla sezione artigianato artistico dell’Albo Provinciale Imprese Artigiane di Macerata) su 11.754 aziende artigiane nella Provincia, con un peso pari al 2.7%.
Gli occupati nel settore sono invece risultati essere 1.046 (inclusi i titolari) sui circa 30.000 occupati nel settore artigiano della Provincia, con un peso pari al 3,5% . A livello dimensionale 236 aziende sono individuali, quindi composte dal solo titolare, 27 hanno da 1 a 3 collaboratori, 43 hanno da 4 a 19 collaboratori, e 14 sono composte da 20 persone in su compreso il titolare.
Sul versante della tipologia di lavorazione, 118 sono le aziende di restauro, 31 tessile e abbigliamento, 23 lavorazione ferro e metalli non ferrosi, 23 orafi e gioiellieri, 22 pelle, 20 legno e falegname, 18 vetro e ceramica, 8 marmo, 6 fotografi, 5 vimini, 4 tappezzeria, 3 calzature, 2 strumenti musicali, 1 legatoria, 16 appartenenti a settori ibridi.
Nel corso della relazione, attraverso dati ed informazioni emerse dalle interviste fatte ad un campione di imprese di artigianato artistico della Provincia di Macerata, sono stati inoltre esposti i canali attraverso cui vengono trasmesse le competenze professionali ed artistiche alle nuove generazioni, i problemi incontrati dalle imprese nello svolgimento di questa attività formativa, e i rapporti esistenti tra la formazione dei giovani e le prospettive di sviluppo dell’artigianato artistico nel territorio maceratese.
Difficoltà nell’accesso al credito e nel reperimento dei fondi, nella ricerca di personale e nel sostegno per l’inserimento di apprendisti che consentano la continuità dei mestieri, ed eccessiva burocrazia, sono risultate essere le problematiche più sentite dal settore. Settore che secondo Confartigianato “dev’essere valorizzato, sostenuto e protetto dal rischio di estinzione attraverso una sensibilizzazione degli Enti Locali finalizzata ad una maggiore concretezza degli interventi, attraverso la programmazione di eventi volti alla promozione di queste aziende, e non ultimo, tramite la valorizzazione della formazione attuata all’interno delle botteghe, che diventando così soggetti di alta formazione professionale, riescono a tramandare le importanti tradizioni che attraverso l’artigianato artistico identificano il nostro territorio”.
La dirigente della Regione marche Carla Stramignoni, ha poi illustrato la normativa della Regione Marche per l’artigianato artistico con particolare riferimento alla qualifica di maestro artigiano ed all’istruzione delle Botteghe scuola e bottega di artigianato d’arte previste dalla Legge Reginale 24 ottobre 2008, n. 29. Norme, ha sottolineato la dirigente – che diverranno operative entro la fine del 2010.
“L’importanza del sostegno alle imprese di artigianato artistico, settore prezioso per il suo valore didattico, storico e culturale – ha affermato l’assessore Blarasin – è legata alla valorizzazione dei centri storici, fondamentale di fronte alla concorrenza dei centri commerciali. Centri storici che devono diventare centri di shopping di qualità, supportati anche da una logica di rete commerciale. Come avvicinare i giovani alle botteghe? In questo l’alternanza scuola – lavoro è un progetto sicuramente valido, è necessario infatti che la scuola incentivi il recupero della storia del nostro territorio e favorisca l’ingresso dei giovani nelle botteghe, affinché conoscano il lavoro degli artigiani del settore ed apprezzino il fascino di questi mestieri ed i valori ad esso connessi.”
Al termine degli interventi si è poi aperto un dibattito che ha visto protagonisti gli artigiani del settore che hanno sollevato quesiti, problematiche ed illustrano le proprie esperienze professionali.
A trarre le conclusioni dell’evento è stato il Presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi: “In tempi di globalizzazione, il rischio di perdere le radici che ci legano al territorio, ad i suoi saperi ed alle sue bellezze è forte. I mestieri artistici sono invece l’ancora alla nostra storia e cultura. Un’ancora che non va perduta e che è tutt’uno con i prodotti che i nostri artigiani producono e vendono elevando il valore delle nostre eccellenze. In questo senso è fondamentale disegnare un processo di valorizzazione del settore da attuare in rete, e che abbia come obbiettivo primario la conoscenza di questi mestieri da parte dei giovani. Un’azione che implica la sensibilizzazione delle famiglie e la valorizzazione degli artigiani quali attori e protagonisti di un lavoro utile e ricco di significato.”
tratto da "Valore Impresa" n. 3 di Confartigianato Imprese Macerata, notiziario d'informazione e attualità per l'impresa di marzo/aprile 2010
Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca realizzato dall’ente RF Sviluppo in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata, dal titolo “Dalla formazione “sommersa” alla formazione “in affiancamento”: percorsi formativi per la tutela e la diffusione dell’artigianato artistico”, uno studio imperniato sui processi di formazione sommersa che avvengono nelle “botteghe d’arte” della Provincia di Macerata. Un comparto, quelle delle impese di artigianato artistico, che è risultato dall’indagine come composto da 320 Aziende (dato riferito alle aziende iscritte alla sezione artigianato artistico dell’Albo Provinciale Imprese Artigiane di Macerata) su 11.754 aziende artigiane nella Provincia, con un peso pari al 2.7%.
Gli occupati nel settore sono invece risultati essere 1.046 (inclusi i titolari) sui circa 30.000 occupati nel settore artigiano della Provincia, con un peso pari al 3,5% . A livello dimensionale 236 aziende sono individuali, quindi composte dal solo titolare, 27 hanno da 1 a 3 collaboratori, 43 hanno da 4 a 19 collaboratori, e 14 sono composte da 20 persone in su compreso il titolare.
Sul versante della tipologia di lavorazione, 118 sono le aziende di restauro, 31 tessile e abbigliamento, 23 lavorazione ferro e metalli non ferrosi, 23 orafi e gioiellieri, 22 pelle, 20 legno e falegname, 18 vetro e ceramica, 8 marmo, 6 fotografi, 5 vimini, 4 tappezzeria, 3 calzature, 2 strumenti musicali, 1 legatoria, 16 appartenenti a settori ibridi.
Nel corso della relazione, attraverso dati ed informazioni emerse dalle interviste fatte ad un campione di imprese di artigianato artistico della Provincia di Macerata, sono stati inoltre esposti i canali attraverso cui vengono trasmesse le competenze professionali ed artistiche alle nuove generazioni, i problemi incontrati dalle imprese nello svolgimento di questa attività formativa, e i rapporti esistenti tra la formazione dei giovani e le prospettive di sviluppo dell’artigianato artistico nel territorio maceratese.
Difficoltà nell’accesso al credito e nel reperimento dei fondi, nella ricerca di personale e nel sostegno per l’inserimento di apprendisti che consentano la continuità dei mestieri, ed eccessiva burocrazia, sono risultate essere le problematiche più sentite dal settore. Settore che secondo Confartigianato “dev’essere valorizzato, sostenuto e protetto dal rischio di estinzione attraverso una sensibilizzazione degli Enti Locali finalizzata ad una maggiore concretezza degli interventi, attraverso la programmazione di eventi volti alla promozione di queste aziende, e non ultimo, tramite la valorizzazione della formazione attuata all’interno delle botteghe, che diventando così soggetti di alta formazione professionale, riescono a tramandare le importanti tradizioni che attraverso l’artigianato artistico identificano il nostro territorio”.
La dirigente della Regione marche Carla Stramignoni, ha poi illustrato la normativa della Regione Marche per l’artigianato artistico con particolare riferimento alla qualifica di maestro artigiano ed all’istruzione delle Botteghe scuola e bottega di artigianato d’arte previste dalla Legge Reginale 24 ottobre 2008, n. 29. Norme, ha sottolineato la dirigente – che diverranno operative entro la fine del 2010.
“L’importanza del sostegno alle imprese di artigianato artistico, settore prezioso per il suo valore didattico, storico e culturale – ha affermato l’assessore Blarasin – è legata alla valorizzazione dei centri storici, fondamentale di fronte alla concorrenza dei centri commerciali. Centri storici che devono diventare centri di shopping di qualità, supportati anche da una logica di rete commerciale. Come avvicinare i giovani alle botteghe? In questo l’alternanza scuola – lavoro è un progetto sicuramente valido, è necessario infatti che la scuola incentivi il recupero della storia del nostro territorio e favorisca l’ingresso dei giovani nelle botteghe, affinché conoscano il lavoro degli artigiani del settore ed apprezzino il fascino di questi mestieri ed i valori ad esso connessi.”
Al termine degli interventi si è poi aperto un dibattito che ha visto protagonisti gli artigiani del settore che hanno sollevato quesiti, problematiche ed illustrano le proprie esperienze professionali.
A trarre le conclusioni dell’evento è stato il Presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi: “In tempi di globalizzazione, il rischio di perdere le radici che ci legano al territorio, ad i suoi saperi ed alle sue bellezze è forte. I mestieri artistici sono invece l’ancora alla nostra storia e cultura. Un’ancora che non va perduta e che è tutt’uno con i prodotti che i nostri artigiani producono e vendono elevando il valore delle nostre eccellenze. In questo senso è fondamentale disegnare un processo di valorizzazione del settore da attuare in rete, e che abbia come obbiettivo primario la conoscenza di questi mestieri da parte dei giovani. Un’azione che implica la sensibilizzazione delle famiglie e la valorizzazione degli artigiani quali attori e protagonisti di un lavoro utile e ricco di significato.”
tratto da "Valore Impresa" n. 3 di Confartigianato Imprese Macerata, notiziario d'informazione e attualità per l'impresa di marzo/aprile 2010