di Fernando Pallocchini
Affollato il Forum sulla droga organizzato da Giorgio Guidelli, direttore della redazione maceratese del Resto del Carlino e promosso dall’avv. Bommarito.
Consumatori sempre più giovani
Il risultato dell’incontro non è affatto piacevole: l’età dei consumatori si è abbassata a 12-13 anni e vede l’uso contestuale di più sostanze, con l’alcol a fare da contorno. Come se questo non bastasse, è emerso che a Macerata il problema è sottovalutato, in linea con quanto succede, politicamente, nel resto d’Italia dove il “problema droga” mai è stato considerato prioritario.
Non esistono droghe “leggere” o “pesanti”
Eppure è ormai accertato, anche da chi opera nel Sert, per esperienza diretta sul campo, che non esistono droghe da poter considerare “leggere” o “pesanti”: tutte sono deleterie, addirittura devastanti per il sistema neurologico le droghe sintetiche.
Al Sert di Macerata negli ultimi 10 anni sono raddoppiate le richieste di cura da parte di soggetti tossicodipendenti, per l’uso di stupefacenti che è sempre maggiore, grazie al sapiente marketing della criminalità organizzata. Le vittime più indifese sono i giovani (ma anche persone adulte non sono esenti dal consumo) e il disagio si riversa pesantemente sulle famiglie e sulla società.
Dove curarsi?
Il Sert svolge attività istituzionale per il recupero dei tossicodipendenti, oltre a fare opera di prevenzione e di formazione per operatori nel settore delle dipendenze. “La rondinella”, presieduta da Gaetano Angeletti, fa opera di recupero in comunità tramite il binomio “Accoglienza e ascolto profondo” mentre la “Pars” utilizza efficaci programmi terapeutici.
Come si può affrontare il problema?
Dal dibattito nel Forum è emersa una parola d’ordine che ha trovato tutti d’accordo: prevenzione! Tutti cercano di fare prevenzione, il Sert s’impegna continuativamente in campagne d’informazione, “La rondinella”, con i suoi 60 operatori volontari, nel solo 2009 ha visitato 32 parrocchie; anche i volontari della Pars, in collaborazione con il personale delle varie strutture dell’organizzazione, vengono coinvolti in attività di prevenzione.
Le scuole
Punto nevralgico del problema sono le scuole dove si può fare opera di prevenzione, prima preparando il corpo insegnante, poi informando gli studenti sugli effetti dell’uso di droga, con azione di controllo nei momenti clou (entrata, ricreazione, uscita) che serva da deterrente sia agli studenti che a soggetti esterni. Ha affermato don Maggi, direttore dei Salesiani: “Per conoscere la realtà è bene stare in mezzo alle persone coinvolte con un atteggiamento fraterno. La prevenzione si fa anche vivendo la loro realtà”.
L’intervento di Franco Capponi
Il Presidente della Provincia è fortemente convinto della necessità di fare opera di prevenzione, sottolineando che ci sono progetti in corso con il Sert, con i Comuni e con la Guardia di Finanza. Ha accolto favorevolmente la proposta di realizzare un osservatorio provinciale sul mondo della droga, purché non sia fine a se stesso ma, concentrando interventi e risorse economiche, unisca le esperienze di tutti, sia un tavolo di confronto per porsi domande e trovare, insieme, le risposte.
In azione a scuola. Guardia di Finanza e cani antidroga
“Sono in corso presso alcune scuole della provincia – fa presente l’Assessore Andrea Blarasin – incontri tra studenti ed esperti della Guardia di Finanza, con dimostrazioni di cani antidroga. L’iniziativa sta riscuotendo un grande interesse ed è finalizzata sia a informare correttamente i giovani sui reali danni derivanti dall’assunzione di droghe che, attraverso questi studenti, a sensibilizzare le loro famiglie, generalmente in grande disagio e senza sostegni quando si ritrovano con il problema in casa”.
Consumatori sempre più giovani
Il risultato dell’incontro non è affatto piacevole: l’età dei consumatori si è abbassata a 12-13 anni e vede l’uso contestuale di più sostanze, con l’alcol a fare da contorno. Come se questo non bastasse, è emerso che a Macerata il problema è sottovalutato, in linea con quanto succede, politicamente, nel resto d’Italia dove il “problema droga” mai è stato considerato prioritario.
Non esistono droghe “leggere” o “pesanti”
Eppure è ormai accertato, anche da chi opera nel Sert, per esperienza diretta sul campo, che non esistono droghe da poter considerare “leggere” o “pesanti”: tutte sono deleterie, addirittura devastanti per il sistema neurologico le droghe sintetiche.
Al Sert di Macerata negli ultimi 10 anni sono raddoppiate le richieste di cura da parte di soggetti tossicodipendenti, per l’uso di stupefacenti che è sempre maggiore, grazie al sapiente marketing della criminalità organizzata. Le vittime più indifese sono i giovani (ma anche persone adulte non sono esenti dal consumo) e il disagio si riversa pesantemente sulle famiglie e sulla società.
Dove curarsi?
Il Sert svolge attività istituzionale per il recupero dei tossicodipendenti, oltre a fare opera di prevenzione e di formazione per operatori nel settore delle dipendenze. “La rondinella”, presieduta da Gaetano Angeletti, fa opera di recupero in comunità tramite il binomio “Accoglienza e ascolto profondo” mentre la “Pars” utilizza efficaci programmi terapeutici.
Come si può affrontare il problema?
Dal dibattito nel Forum è emersa una parola d’ordine che ha trovato tutti d’accordo: prevenzione! Tutti cercano di fare prevenzione, il Sert s’impegna continuativamente in campagne d’informazione, “La rondinella”, con i suoi 60 operatori volontari, nel solo 2009 ha visitato 32 parrocchie; anche i volontari della Pars, in collaborazione con il personale delle varie strutture dell’organizzazione, vengono coinvolti in attività di prevenzione.
Le scuole
Punto nevralgico del problema sono le scuole dove si può fare opera di prevenzione, prima preparando il corpo insegnante, poi informando gli studenti sugli effetti dell’uso di droga, con azione di controllo nei momenti clou (entrata, ricreazione, uscita) che serva da deterrente sia agli studenti che a soggetti esterni. Ha affermato don Maggi, direttore dei Salesiani: “Per conoscere la realtà è bene stare in mezzo alle persone coinvolte con un atteggiamento fraterno. La prevenzione si fa anche vivendo la loro realtà”.
L’intervento di Franco Capponi
Il Presidente della Provincia è fortemente convinto della necessità di fare opera di prevenzione, sottolineando che ci sono progetti in corso con il Sert, con i Comuni e con la Guardia di Finanza. Ha accolto favorevolmente la proposta di realizzare un osservatorio provinciale sul mondo della droga, purché non sia fine a se stesso ma, concentrando interventi e risorse economiche, unisca le esperienze di tutti, sia un tavolo di confronto per porsi domande e trovare, insieme, le risposte.
In azione a scuola. Guardia di Finanza e cani antidroga
“Sono in corso presso alcune scuole della provincia – fa presente l’Assessore Andrea Blarasin – incontri tra studenti ed esperti della Guardia di Finanza, con dimostrazioni di cani antidroga. L’iniziativa sta riscuotendo un grande interesse ed è finalizzata sia a informare correttamente i giovani sui reali danni derivanti dall’assunzione di droghe che, attraverso questi studenti, a sensibilizzare le loro famiglie, generalmente in grande disagio e senza sostegni quando si ritrovano con il problema in casa”.
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