Da mesi l’attenzione si è focalizzata sulla Vitaviva, azienda di Castelraimondo appartenente a Villeroy & Boch, che produce accessori per bagno di elevata fattura, e sulle 44 persone che vi lavorano. Il problema è sorto quando alla Vitaviva si è interessata la Construction, facente parte della holding Certina, intenzionata ad acquisirla senza che vi fosse la presenza di un piano industriale certo, a garanzia del mantenimento dei posti di lavoro. La Provincia ha fin da subito seguito la vicenda come di seguito specificato.
9 settembre 2009
L’Assessore Blarasin convoca un tavolo di confronto con i sindacati, i componenti Rsu, Sindaco e vicesindaco di Castelraimondo. Si conviene sulla necessità di azioni comuni e si richiede un incontro con la proprietà.
23 settembre 2009
L’Assessorato alle Politiche del Lavoro invia una lettera alla Villeroy & Boch in cui la Provincia si dichiara disponibile a offrire collaborazione, chiedendo un incontro per illustrare il suo programma di sostegno alle imprese, volto a rafforzare le competenze, a presidiare ed espandere i mercati.
24 settembre 2009
Riunione presso la sede comunale di Castelraimondo cui partecipa l’Assessore Andrea Blarasin, presenti il Direttore dello stabilimento Roberto Rustichelli e Bart Vandepitte, membro del Cda dell’azienda, in rappresentanza della proprietà. Blarasin ribadisce l’impegno della Provincia a favore dei posti di lavoro e conferma la necessità di un piano industriale concreto a garanzia della situazione occupazionale delle attuali maestranze, anche per evitare manovre speculative con ripercussioni negative sul territorio.
9 aprile 2010
A seguito del confuso rincorrersi di allarmanti notizie sulla stampa, l’Assessorato alle Politiche del Lavoro ha un colloquio telefonico direttamente con il Direttore della Vitaviva, che ragguaglia e chiarisce:
1 - La Villeroy & Boch ha firmato un pre-contratto con la Construction Ag di Monaco afferente alla holding Finanziaria Certina (acquisizioni e ristrutturazioni aziendali) per una cessione di quote societarie; il precontratto diverrà esecutivo in data 22 aprile.
2 - La Construction acquisirebbe le quote societarie di Vitaviva (marchio, stampi, dipendenti, obblighi verso terzi ecc.) ma non terreni e immobili, estratti dalla transazione e intestati alla Villeroy & Boch Italia. Le strutture sarebbero state affittate alla Construction con contratto biennale. Gli immobili non farebbero parte della vendita per non rendere troppo onerosa l’acquisizione, circostanza che distoglierebbe risorse economiche da usare per il rilancio dell’azienda e, da parte della Villeroy & Boch, per non svendere la proprietà in una fase di ristagno del mercato immobiliare.
3 – Non c’è un piano industriale ufficiale in quanto non è ancora perfezionata la vendita, anche se ci sono due punti cardine: rilancio del settore commerciale e investimenti per nuovi prodotti per cui sarebbero previste forti azioni di marketing su immagine e prodotti, piani di sviluppo e cambiamenti nel management. Durante i primi tre anni di attività, gestiti con le parti sociali e con l’eventuale utilizzo degli ammortizzatori sociali, i lavoratori rimarrebbero in organico.
13 aprile 2010
Consiglio comunale aperto a Castelraimondo, presente il Presidente della Provincia Franco Capponi, con unanime approvazione di un documento per individuare percorsi comuni con cui rilanciare l’azienda e per scongiurare la perdita di posti di lavoro.
15 aprile 2010
Incontro in Regione cui partecipa, con Blarasin, il Presidente Franco Capponi che pone sulla vicenda un’attenzione responsabile a salvaguardia di maestranze e azienda: volontà che è una forte garanzia anche per gl’investitori. Afferma Capponi: “L’azienda acquirente potrà rientrare nei benefici dell’accordo di programma per la deindustrializzazione, siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico, in quanto ricade nella zona interessata dalla Crisi Merloni per cui sono stanziati 70 milioni di euro da Stato e Regione. Occorre definire un piano industriale concreto e trasparente, perché trasparenza, legalità e rispetto dei diritti di tutti sono valori aggiunti importanti offerti dal territorio ai nuovi imprenditori".
9 settembre 2009
L’Assessore Blarasin convoca un tavolo di confronto con i sindacati, i componenti Rsu, Sindaco e vicesindaco di Castelraimondo. Si conviene sulla necessità di azioni comuni e si richiede un incontro con la proprietà.
23 settembre 2009
L’Assessorato alle Politiche del Lavoro invia una lettera alla Villeroy & Boch in cui la Provincia si dichiara disponibile a offrire collaborazione, chiedendo un incontro per illustrare il suo programma di sostegno alle imprese, volto a rafforzare le competenze, a presidiare ed espandere i mercati.
24 settembre 2009
Riunione presso la sede comunale di Castelraimondo cui partecipa l’Assessore Andrea Blarasin, presenti il Direttore dello stabilimento Roberto Rustichelli e Bart Vandepitte, membro del Cda dell’azienda, in rappresentanza della proprietà. Blarasin ribadisce l’impegno della Provincia a favore dei posti di lavoro e conferma la necessità di un piano industriale concreto a garanzia della situazione occupazionale delle attuali maestranze, anche per evitare manovre speculative con ripercussioni negative sul territorio.
9 aprile 2010
A seguito del confuso rincorrersi di allarmanti notizie sulla stampa, l’Assessorato alle Politiche del Lavoro ha un colloquio telefonico direttamente con il Direttore della Vitaviva, che ragguaglia e chiarisce:
1 - La Villeroy & Boch ha firmato un pre-contratto con la Construction Ag di Monaco afferente alla holding Finanziaria Certina (acquisizioni e ristrutturazioni aziendali) per una cessione di quote societarie; il precontratto diverrà esecutivo in data 22 aprile.
2 - La Construction acquisirebbe le quote societarie di Vitaviva (marchio, stampi, dipendenti, obblighi verso terzi ecc.) ma non terreni e immobili, estratti dalla transazione e intestati alla Villeroy & Boch Italia. Le strutture sarebbero state affittate alla Construction con contratto biennale. Gli immobili non farebbero parte della vendita per non rendere troppo onerosa l’acquisizione, circostanza che distoglierebbe risorse economiche da usare per il rilancio dell’azienda e, da parte della Villeroy & Boch, per non svendere la proprietà in una fase di ristagno del mercato immobiliare.
3 – Non c’è un piano industriale ufficiale in quanto non è ancora perfezionata la vendita, anche se ci sono due punti cardine: rilancio del settore commerciale e investimenti per nuovi prodotti per cui sarebbero previste forti azioni di marketing su immagine e prodotti, piani di sviluppo e cambiamenti nel management. Durante i primi tre anni di attività, gestiti con le parti sociali e con l’eventuale utilizzo degli ammortizzatori sociali, i lavoratori rimarrebbero in organico.
13 aprile 2010
Consiglio comunale aperto a Castelraimondo, presente il Presidente della Provincia Franco Capponi, con unanime approvazione di un documento per individuare percorsi comuni con cui rilanciare l’azienda e per scongiurare la perdita di posti di lavoro.
15 aprile 2010
Incontro in Regione cui partecipa, con Blarasin, il Presidente Franco Capponi che pone sulla vicenda un’attenzione responsabile a salvaguardia di maestranze e azienda: volontà che è una forte garanzia anche per gl’investitori. Afferma Capponi: “L’azienda acquirente potrà rientrare nei benefici dell’accordo di programma per la deindustrializzazione, siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico, in quanto ricade nella zona interessata dalla Crisi Merloni per cui sono stanziati 70 milioni di euro da Stato e Regione. Occorre definire un piano industriale concreto e trasparente, perché trasparenza, legalità e rispetto dei diritti di tutti sono valori aggiunti importanti offerti dal territorio ai nuovi imprenditori".
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