sabato, gennaio 16, 2010

Soverchia Marmi: l'Assessore Blarasin visita un'azienda a gestione familiare giunta alla terza generazione

E’ un segno d’arte quello che accoglie l’Assessore Andrea Blarasin: una moto ricavata da un blocco unico di marmo e lavorata con il laser, un insieme di forme dal marcato dinamismo futurista.
E’ il simbolo di un’azienda in movimento nata nel 1945 da una idea di “nonno Giovanni” che, stanco di fare il trasportatore in Africa, torna a casa e con il gruzzoletto risparmiato rileva un’azienda di manufatti in cemento. “La ditta è progredita fino a ora – racconta un altro Giovanni Soverchia – e, sempre a gestione familiare, siamo giunti alla terza generazione”.
Oggi in azienda ci sono 40 addetti, la crisi non ha portato licenziamenti né cassa integrazione, causando solo la mancanza di straordinari e regalando ai dipendenti ferie tranquille: una ditta solida. All’aperto sono depositati impressionanti blocchi di marmo provenienti da ogni parte del mondo: Brasile, India, Sud Africa. Il marmo, oltre 300 tipi, lo importano direttamente e sono anche esclusivisti della produzione di una cava del Montenegro dalla quale si estrae il “maljat”, un bel prodotto di cui è stata registrato anche il nome.
“Operiamo costanti investimenti – precisa Giovanni – acquistiamo nuovi macchinari che ci permettono nuove lavorazioni con cui ampliamo l’offerta dei nostri prodotti alla clientela”. La “Soverchia Marmi” è l’unica ditta al mondo a realizzare pannelli in onice decorati a intarsio con una retroilluminazione autoportante dall’effetto spettacolare.
La produzione di questa azienda sanseverinate, che vede nell’intarsio il suo punto forte, viene assorbita sia dal mercato nazionale che da quello estero, in particolare da Asia ed Africa con i semilavorati e da Giappone e Israele che preferiscono i lavori finiti.


L’Assessore Andrea Blarasin, durante la visita a questa impresa che è stata insignita del “Premio Etico”, ha chiesto notizie delle persone disabili che lavorano in azienda. “Siamo davvero soddisfatti – ha spiegato Giovanni Soverchia – sia per come si sono integrate presso di noi che per l’efficienza dimostrata: una signora è alla reception e un ragazzo è un ottimo ragioniere nel reparto commerciale”.
Blarasin domanda anche del Ciof. “Il rapporto con il Centro per l’Impiego di Tolentino – non ha esitazioni Giovanni nel rispondere – è buono e collaborativo”. Illustrando il nuovo bando emanato dalla Provincia a sostegno delle aziende e finalizzato a nuove assunzioni, l’Assessore stimola l’interesse dell’imprenditore: un segno positivo a testimonianza che la strada intrapresa dall’Amministrazione provinciale, guidata dal Presidente Franco Capponi, è quella giusta per dare nuovi stimoli al mondo del lavoro.

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