sabato, gennaio 16, 2010

Dimar: nessuna crisi per un'azienda che non licenzia ma assume

Una scultura monumentale in marmo e cristallo, opera di Sandro Piermarini, si erge davanti allo stabilimento della Dimar (Distribuzione ittica marchigiana), azienda di Corridonia più nota come “Sapore di mare”: è evidente che qui non c’è solo commercio ma anche cultura.
La Dimar è stata fondata nel 1992 grazie a una intuizione di Giorgio Longhi, che si avvale della fattiva collaborazione di tre soci, Andreina Mucci, Massimo Mucci e Giovanni Cuoghi. Ognuno dei quattro soci ha una sua competenza e in azienda segue il proprio settore; attualmente hanno 90 dipendenti, 65 punti vendita sparsi in tutta Italia, tra negozi di proprietà e affiliati, e il giro di affari ruota intorno ai 50 milioni di euro l’anno.
“Sapore di mare” commercia il pesce surgelato, prodotto che arriva in azienda da tutto il mondo: l’80% è importato (la gran parte viene congelata a bordo dei pescherecci) e il resto è prodotto nazionale (merluzzetti, panocchie e busbane) che viene direttamente lavorato in ditta.
Fa da guida all’Assessore Andrea Blarasin la responsabile delle risorse umane Cristina Traini che spiega: “Il 50% del prodotto viene venduto direttamente tramite i nostri punti vendita, un altro 50% è destinato ai rivenditori all’ingrosso mentre un quantitativo minimo è destinato alla piccola distribuzione”.
Nello stabilimento il magazzino occupa uno spazio importante: è in pratica un congelatore di dimensioni spropositate, dove la temperatura è -20° e i pesci vengono collocati in interminabili scaffalature; va da sé che il personale addetto indossa un abbigliamento polare. In questo settore merceologico si può pensare che l’innovazione sia una cosa relativa, da ridurre alla presentazione di diverse tipologie ittiche ma alla Dimar non è così, infatti un logo anticipa la novità della Dimar: “Dorati di mare”.
“Stiamo sperimentando in due città del nord – afferma Cristina Traini – a Orzinuovi, in provincia di Brescia, e a Vicenza, delle friggitorie molto particolari. La cottura avviene all’istante e il cibo si può asportare o può essere consumato sul posto durante una pausa-lavoro o con tutta la famiglia. Il test sta dando ottimi risultati”. Alcune specialità? Lenticchia con il pesce, gnocchi alla cambusa e polpo all’isolana!
In altri termini la Dimar è una realtà imprenditoriale del territorio maceratese che sta passando indenne la crisi, non ha effettuato licenziamenti anzi ha operato diverse assunzioni.
Durante la sua visita l’Assessore Blarasin ha potuto anche constatare l’efficienza delle cinque persone disabili assunte, come siano perfettamente integrate nell’ambiente lavorativo e, soprattutto, come svolgano al meglio i compiti loro affidati che, spesso, sono anche di responsabilità. Un altro esempio di come l’etica inserita nel lavoro porti un valore aggiunto alla crescita sociale.

Fernando Pallocchini

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