sabato, agosto 08, 2009

"Il mio impegno anti-crisi: progetti più ambiziosi per rilanciare le imprese"


di Franco Veroli

Andrea Blarasin è assessore alle politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali, gestione dei Centri per l'impiego, formazione professionale e politiche giovanili. Una nomina importante su cui grava il peso di una responsabilità molto grande, specie in un periodo di crisi economica come quello attuale (dall'inizio dell'anno 1.200 lavoratori in mobilità e migliaia in cassa integrazione).

Un inizio complicato, non è vero?
"Direi proprio di sì. Sono stato nominato assessore nel momento più difficile di questa crisi economica. Proprio per questo, la prima cosa che ho fato è stata quella di compiere un'accurata analisi dei dati sull'occupazione, rapportati alle condizioni economiche e finanziarie dell'intero territorio, scaturita da un serrato e proficuo confronto con gli uffici della provincia e i Centri per l'impiego. Ma anche da un confronto a tutto campo con tutte le sigle sindacali, impegnate in tante aziende in difficoltà. Il loro contributo mi è stato di grande aiuto per aggiungere tanti tasselli al quadro generale dell'intera provincia. Ora sto proseguendo gli incontri con le associazioni di categoria e datoriali e con tutti gli enti in qualche modo interessati a lavoro e formazione".
Quale obbiettivo immediato da raggiungere?
"Più che obiettivo parlerei di obiettivi, perchè molte scelte sono tra loro collegate e comportano un'azione comune con altri assessorati, a partire da quello delle attività produttive. In ogni caso, il mio intento è quello di far funzionare da subito la commissione provinciale del lavoro, l'organo specifico che si occupa delle problematiche occupazionali, così come stabilisce una legge regionale. Poi incontrerò il prefetto per effettuare un'analisi sull'erogazione del credito da parte delle banche, per cercare di comprendere meglio l'effettiva portata delle difficoltà delle piccole e medie imprese, visto che il loro andamento ha importanti effetti proprio sull'occupazione".
E la formazione, per chi deve trovare o chi ha perso un lavoro?
"Abbiamo emanato il bando per la creazione d'impresa, rivolto a inoccupati e disoccupati di lungo periodo e soggetti svantaggiati. Sono in fase di definizione le procedure per attuare il progetto di microcredito alle famiglie, volto a garantire prestiti di modesta entità, fino a 3mila euro, ma che possono rappresentare, in questa fase, un'importante sostegno. Ho già avuto un colloquio con i vertici dell'università di Camerino, e presto farò altrettanto con quelli dell'università di Macerata, per definire progetti di formazione e stabilendo criteri per la ripartizione dei fondi, secondo un principio irrinunciabile".
Quale?
"Non serve finanziare singole e occasionali iniziative fini a sè stesse. Bisogna puntare su progetti di ampio respiro, che creino presupposti stabili per produrre risultati e benefici in un'ottica di lungo periodo. Insomma, concentrare le risorse su un numero magari ridotto di progetti di qualità, evitando di disperderle in mille rivoli, senza conseguire risultati".
Quale ruolo per i centri per l'impiego?
"Sono molto importanti, ma così come sono strutturati non rispondono alle esigenze attuali. Stiamo lavorando a un progetto di riqualificazione e ristrutturazione che comprende anche l'attivazione di nuovi servizi, per arrivare a una migliore funzionabilità, in rapporto al compito di fondo dei centri: trovare e offrire lavoro".
Ci sono fondi europei consistenti da usare. Quali?
"Si, in effetti nella programmazione 2007-2013 sono disponibili diversi milioni di euro. Considerata la crisi, però, stiamo discutendo con la Regione le linee guida per finanziare non solo la formazione ma anche gli ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione, mobilità). E, comunque, la Provincia è partita in ritardo: entro fine 2009 dovremo riuscire a pagare i circa 7 milioni di euro per corsi già fatti. Se non ci riusciamo rischiamo di perdere soldi".
Come immagina la situazione dopo le ferie?
"Nel primo semestre dell'anno la cassa integrazione è raddoppiata el la mobilità pure, anche se i dati sembrano essersi stabilizzati a giugno. Non ho la sfera di cristallo per dire quello che succederà. Di sicuro qualche problema ci sarà".

Tratto da "Il Resto del Carlino" del 08/08/2009

Nessun commento: