Ancona - Incontro tra gli assessori Benatti e Badiali, i neo assessori provinciali , il presidente della provincia di Ascoli Piero Celani, per analizzare situazioni e nuovi programmi.
"Sostegno al reddito e alle competenze dei lavoratori". Va sotto questa definizione il pacchetto di politiche attive che sarà all'esame della giunta regionale in settembre e che costituisce l'ossatura delle Linee guida per l'attuazione delle misure di politica attiva a favore di lavoratori destinatari degli ammortizzatori sociali in deroga di cui all'Accordo Stato - Regioni da finanziare con le risorse del POR MARCHE OB. 2 FSE 2007/2013.
Come si ricorderà le risorse disponibili a valere sul POR FSE ammontano a 84,4 milioni di euro per il biennio 2009-2010.
L'operazione, che si propone come un insieme di servizi all'impiego messi a disposizione dei lavoratori in sospensione dal lavoro o a rischio di espulsione, è stata presentata ieri in un primo incontro tra gli assessori regionali alla Formazione e Lavoro, Stefania Benatti e Fabio Badiali con le amministrazioni provinciali, di cui quattro di nuova formazione.
Un'occasione per scambiare le idee e fare il punto della situazione nei vari territori. Erano presenti, per la Provincia di Ascoli Piceno, il neo presidente Piero Celani, i neo assessori alla formazione-lavoro della Provincia di Pesaro-Urbino, Massimo Seri, di Fermo Renato Vallesi, di Macerata, Andrea Blarasin e l'assessore Maurizio Quercetti, della Provincia di Ancona.
"Saremo la prima Regione a dare concretezza, già a settembre, ad un pacchetto di interventi di politica attiva focalizzati sulla persona per valorizzarne le competenze - ha spiegato Stefania Benatti. L'incontro con i nuovi e vecchi amministratori - ha commentato - si è svolto in un clima costruttivo nel quale è stato condiviso un metodo di lavoro ispirato alla massima collaborazione tra le Istituzioni, nella consapevolezza che stiamo tutti insieme affrontando una congiuntura difficile. Si tratta di dare risposte positive e necessariamente unitarie ad una comunità che le sta aspettando. Mi sembra- ha proseguito l'assessore- che si è già lavorato bene per questo e che ci siano tutti i presupposti per una compattezza di intenti anche per quanto riguarda una maggiore integrazione tra i Piani regionali di Formazione-Lavoro e quelli provinciali".
Dopo un primo giro di consultazioni con le Province, la bozza di provvedimento passa ora all'esame della Commissione regionale del Lavoro per il previsto parere. L'operazione comprende una serie di servizi all'impiego (orientamento, bilancio competenze, definizione del percorso formativo ecc.) e attività di formazione finalizzati all'aggiornamento delle competenze dei lavoratori in sospensione dal lavoro o a rischio di espulsione, ancora in costanza di rapporto di lavoro e percorsi più strutturati di formazione per i lavoratori già espulsi dai processi produttivi. I lavoratori saranno individuati nominalmente e indirizzati in percorsi personalizzati che tengono conto della loro specifica situazione professionale.
"Va segnalato anche un altro aspetto importante - ha spiegato l'assessore regionale Fabio Badiali - e cioè che i lavoratori interessati che parteciperanno alle politiche attive a sostegno delle competenze, potranno ricevere un'indennità di partecipazione che completa l'integrazione salariale prevista dagli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori che altrimenti ne sarebbero privi".
I lavoratori sceglieranno un percorso formativo correlato al loro fabbisogno. Per i soggetti in mobilità, espulsi dal mercato del lavoro, ma con competenze ancora spendibili nel mercato del lavoro le attività formative costituiscono azione propedeutica per successivi interventi di politica attiva o di fruizione degli strumenti già in campo.
I percorsi formativi per tutte le categorie di destinatari sospesi per oltre un mese, riguardano aspetti previdenziali e sicurezza del lavoro e contenuti stabiliti dalle singole province. I percorsi aggiuntivi riguarderanno altre tematiche (informatica-lingue, amministrazione-finanza, marketing; organizzazione gestionale o produzione - progettazione).
L'operazione, che si propone come un insieme di servizi all'impiego messi a disposizione dei lavoratori in sospensione dal lavoro o a rischio di espulsione, è stata presentata ieri in un primo incontro tra gli assessori regionali alla Formazione e Lavoro, Stefania Benatti e Fabio Badiali con le amministrazioni provinciali, di cui quattro di nuova formazione.
Un'occasione per scambiare le idee e fare il punto della situazione nei vari territori. Erano presenti, per la Provincia di Ascoli Piceno, il neo presidente Piero Celani, i neo assessori alla formazione-lavoro della Provincia di Pesaro-Urbino, Massimo Seri, di Fermo Renato Vallesi, di Macerata, Andrea Blarasin e l'assessore Maurizio Quercetti, della Provincia di Ancona.
"Saremo la prima Regione a dare concretezza, già a settembre, ad un pacchetto di interventi di politica attiva focalizzati sulla persona per valorizzarne le competenze - ha spiegato Stefania Benatti. L'incontro con i nuovi e vecchi amministratori - ha commentato - si è svolto in un clima costruttivo nel quale è stato condiviso un metodo di lavoro ispirato alla massima collaborazione tra le Istituzioni, nella consapevolezza che stiamo tutti insieme affrontando una congiuntura difficile. Si tratta di dare risposte positive e necessariamente unitarie ad una comunità che le sta aspettando. Mi sembra- ha proseguito l'assessore- che si è già lavorato bene per questo e che ci siano tutti i presupposti per una compattezza di intenti anche per quanto riguarda una maggiore integrazione tra i Piani regionali di Formazione-Lavoro e quelli provinciali".
Dopo un primo giro di consultazioni con le Province, la bozza di provvedimento passa ora all'esame della Commissione regionale del Lavoro per il previsto parere. L'operazione comprende una serie di servizi all'impiego (orientamento, bilancio competenze, definizione del percorso formativo ecc.) e attività di formazione finalizzati all'aggiornamento delle competenze dei lavoratori in sospensione dal lavoro o a rischio di espulsione, ancora in costanza di rapporto di lavoro e percorsi più strutturati di formazione per i lavoratori già espulsi dai processi produttivi. I lavoratori saranno individuati nominalmente e indirizzati in percorsi personalizzati che tengono conto della loro specifica situazione professionale.
"Va segnalato anche un altro aspetto importante - ha spiegato l'assessore regionale Fabio Badiali - e cioè che i lavoratori interessati che parteciperanno alle politiche attive a sostegno delle competenze, potranno ricevere un'indennità di partecipazione che completa l'integrazione salariale prevista dagli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori che altrimenti ne sarebbero privi".
I lavoratori sceglieranno un percorso formativo correlato al loro fabbisogno. Per i soggetti in mobilità, espulsi dal mercato del lavoro, ma con competenze ancora spendibili nel mercato del lavoro le attività formative costituiscono azione propedeutica per successivi interventi di politica attiva o di fruizione degli strumenti già in campo.
I percorsi formativi per tutte le categorie di destinatari sospesi per oltre un mese, riguardano aspetti previdenziali e sicurezza del lavoro e contenuti stabiliti dalle singole province. I percorsi aggiuntivi riguarderanno altre tematiche (informatica-lingue, amministrazione-finanza, marketing; organizzazione gestionale o produzione - progettazione).