venerdì, febbraio 25, 2011
giovedì, febbraio 10, 2011
Blarasin: "La politica sanitaria regionale penalizza ancora il nostro territorio"

“Mi sembrava di essere una Cassandra - continua Andrea Blarasin già Assessore Provinciale Pdl e referente politico dell’Associazione - quando, nel 2007, accusavo Ciccarelli reputando che la sua ossessiva attenzione ai bilanci della sanità maceratese nascondesse in realtà l’ambizione di diventare Direttore Asur delle Marche, come in effetti è avvenuto. Da quella posizione oggi Ciccarelli dispone ancora restrizioni sanitarie al nostro territorio.”
“Una situazione – continua Andrea Blarasin - che conferma un problema vecchio e mai risolto perché tenuto in vita da scelte politiche regionali avallate da uomini consapevoli e complici come Ciccarelli e l’ex Sindaco di Macerata Giorgio Meschini, quest’ultimo in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci. Anche il nuovo Sindaco del capoluogo Carancini, che oggi difende l’ospedale, in passato da capogruppo del Pd non risulta abbia fatto significative pressioni sul partito e su Meschini per risolvere l’annosa e grave questione sanitaria.
Pure la maggior parte dei sindacati - ricorda Blarasin - ha contestato le scelte regionali. In particolare la Cgil che si oppone agli accorpamenti e pone l’indice sulla carenza di personale e la Cisl che si scaglia contro il riordino dalla Sanità voluto da Spacca.
Non si può fare a meno di sottolineare il paradosso (non solo locale e regionale) che incombe su una situazione così grave per la collettività: chi ha i bilanci in ordine come Macerata, viene penalizzato mentre Pesaro e Ancona vedono crescere abbondantemente le loro strutture. Per queste situazioni non ci sono spiegazioni plausibili se non quelle legate ad una politica volta a conservare il potere e del tutto disinteressata ai diritti dei cittadini.”
“L’Associazione Nuova Italia - conclude Blarasin - sta organizzando una serie di iniziative volte a far conoscere ai cittadini dell’intero territorio maceratese il perpetrato esproprio dei loro diritti alla salute e le azioni censurabili poste in essere dagli organi preposti alla gestione della sanità locale e regionale.”
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