“Ancora una volta il territorio della provincia di Macerata viene penalizzato dalle scelte effettuate dalla Regione Marche in campo sanitario. Infatti, mentre ad Ancona e Pesaro si investono risorse per il rafforzamento dei presidi ospedalieri e per i servizi alle persone, a Macerata viene chiesto di tagliare ancora servizi e specializzazioni ” - afferma Sara Maccari, Presidente dell’Associazione Provinciale Nuova Italia – che precisa “Recanati, San Severino, Sarnano, Matelica saranno interessati da tagli e accorpamenti mentre l’Ospedale Provinciale di Macerata, per il quale da anni si richiede disperatamente il potenziamento, sarà anch’esso soggetto ad accorpamenti, tagli di posti letto e di organico, riduzione degli interventi. La richiesta di investimenti per adeguare il Pronto Soccorso alle esigenze dei cittadini è caduta colpevolmente nel vuoto ancora una volta .”
“Mi sembrava di essere una Cassandra - continua Andrea Blarasin già Assessore Provinciale Pdl e referente politico dell’Associazione - quando, nel 2007, accusavo Ciccarelli reputando che la sua ossessiva attenzione ai bilanci della sanità maceratese nascondesse in realtà l’ambizione di diventare Direttore Asur delle Marche, come in effetti è avvenuto. Da quella posizione oggi Ciccarelli dispone ancora restrizioni sanitarie al nostro territorio.”
“Una situazione – continua Andrea Blarasin - che conferma un problema vecchio e mai risolto perché tenuto in vita da scelte politiche regionali avallate da uomini consapevoli e complici come Ciccarelli e l’ex Sindaco di Macerata Giorgio Meschini, quest’ultimo in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci. Anche il nuovo Sindaco del capoluogo Carancini, che oggi difende l’ospedale, in passato da capogruppo del Pd non risulta abbia fatto significative pressioni sul partito e su Meschini per risolvere l’annosa e grave questione sanitaria.
Pure la maggior parte dei sindacati - ricorda Blarasin - ha contestato le scelte regionali. In particolare la Cgil che si oppone agli accorpamenti e pone l’indice sulla carenza di personale e la Cisl che si scaglia contro il riordino dalla Sanità voluto da Spacca.
Non si può fare a meno di sottolineare il paradosso (non solo locale e regionale) che incombe su una situazione così grave per la collettività: chi ha i bilanci in ordine come Macerata, viene penalizzato mentre Pesaro e Ancona vedono crescere abbondantemente le loro strutture. Per queste situazioni non ci sono spiegazioni plausibili se non quelle legate ad una politica volta a conservare il potere e del tutto disinteressata ai diritti dei cittadini.”
“L’Associazione Nuova Italia - conclude Blarasin - sta organizzando una serie di iniziative volte a far conoscere ai cittadini dell’intero territorio maceratese il perpetrato esproprio dei loro diritti alla salute e le azioni censurabili poste in essere dagli organi preposti alla gestione della sanità locale e regionale.”
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