Nuova protesta nel settore dei trasporti, e questa volta una protesta tutta locale.
E’ di ieri la notizia della dura presa di posizione dei sindacati nei confronti dell’Amministrazione Provinciale.
Si contesta alla Provincia la mancanza di volontà politica di intervenire per incentivare e sostenere il Trasporto Pubblico Locale e le aziende di trasporto interessate che si sono ritrovate in una situazione di sofferenza per i mancati trasferimenti di risorse dovuti dalla Regione e per gli aumenti del prezzo del gasolio.
Dunque sarà sciopero degli autoferrotranvieri delle aziende della provincia di Macerata: è quanto proclamato congiuntamente da un documento firmato oltre che da Salvatore Zizzi dell’UGL Trasporti, anche dalle altre segreterie provinciali della CGIL, CISL, UIL.
Già il fatto che le quattro sigle sindacali nella nostra provincia siano unite, mentre in altre parti d’Italia hanno posizioni divergenti, la dice lunga sulla gravità della situazione locale e sulla inadeguatezza dell’Amministrazione Provinciale a fornire risposte.
Un segnale che denota, come ho più volte sostenuto, la mancanza di autorevolezza della Amministrazione Provinciale nei confronti della Regione Marche che sta ricevendo dal Governo fondi riservati ai rinnovi contrattuali del personale, all’aumento dei costi negli ultimi anni e all’inflazione pregressa del settore del trasporto pubblico.
La Regione avrebbe dovuto trasferire i fondi necessari per arginare il problema, fondi che sta ricevendo mensilmente dallo Stato, e la Provincia continua a non attivarsi nei confronti della Regione per la propria quota di spettanza.
Mancanza di autorevolezza soprattutto da parte dell’Assessore ai Trasporti Romagnoli che non riesce ad imporre in Giunta lo stanziamento di ulteriori fondi per il suo assessorato necessari per esercitare una delega che non sia solo formale e che sarebbero utili per la sopravvivenza di un servizio pubblico qual è quello del trasporto urbano ed extraurbano.
A questo si aggiunga che le organizzazioni sindacali, dal mese di giugno scorso, dopo i primi infruttuosi incontri con l’Assessore, non sono state in grado ancora di ottenere una proposta di soluzione. Dopo cinque mesi, ieri l’ennesimo rinvio.
Il Presidente Silenzi deve affrontare concretamente la questione e deve dare la possibilità alle aziende di trasporti in difficoltà di continuare a fornire un servizio di pubblica utilità tanto importante per il territorio provinciale. Ci sono i tempi anche per scongiurare il prossimo stato di agitazione appena proclamato ed evitare disagi ai cittadini: il Presidente Silenzi e l’Assessore Romagnoli si attivino immediatamente nei confronti della Regione, convochino i sindacati e diano soluzioni concrete.
E’ di ieri la notizia della dura presa di posizione dei sindacati nei confronti dell’Amministrazione Provinciale.
Si contesta alla Provincia la mancanza di volontà politica di intervenire per incentivare e sostenere il Trasporto Pubblico Locale e le aziende di trasporto interessate che si sono ritrovate in una situazione di sofferenza per i mancati trasferimenti di risorse dovuti dalla Regione e per gli aumenti del prezzo del gasolio.
Dunque sarà sciopero degli autoferrotranvieri delle aziende della provincia di Macerata: è quanto proclamato congiuntamente da un documento firmato oltre che da Salvatore Zizzi dell’UGL Trasporti, anche dalle altre segreterie provinciali della CGIL, CISL, UIL.
Già il fatto che le quattro sigle sindacali nella nostra provincia siano unite, mentre in altre parti d’Italia hanno posizioni divergenti, la dice lunga sulla gravità della situazione locale e sulla inadeguatezza dell’Amministrazione Provinciale a fornire risposte.
Un segnale che denota, come ho più volte sostenuto, la mancanza di autorevolezza della Amministrazione Provinciale nei confronti della Regione Marche che sta ricevendo dal Governo fondi riservati ai rinnovi contrattuali del personale, all’aumento dei costi negli ultimi anni e all’inflazione pregressa del settore del trasporto pubblico.
La Regione avrebbe dovuto trasferire i fondi necessari per arginare il problema, fondi che sta ricevendo mensilmente dallo Stato, e la Provincia continua a non attivarsi nei confronti della Regione per la propria quota di spettanza.
Mancanza di autorevolezza soprattutto da parte dell’Assessore ai Trasporti Romagnoli che non riesce ad imporre in Giunta lo stanziamento di ulteriori fondi per il suo assessorato necessari per esercitare una delega che non sia solo formale e che sarebbero utili per la sopravvivenza di un servizio pubblico qual è quello del trasporto urbano ed extraurbano.
A questo si aggiunga che le organizzazioni sindacali, dal mese di giugno scorso, dopo i primi infruttuosi incontri con l’Assessore, non sono state in grado ancora di ottenere una proposta di soluzione. Dopo cinque mesi, ieri l’ennesimo rinvio.
Il Presidente Silenzi deve affrontare concretamente la questione e deve dare la possibilità alle aziende di trasporti in difficoltà di continuare a fornire un servizio di pubblica utilità tanto importante per il territorio provinciale. Ci sono i tempi anche per scongiurare il prossimo stato di agitazione appena proclamato ed evitare disagi ai cittadini: il Presidente Silenzi e l’Assessore Romagnoli si attivino immediatamente nei confronti della Regione, convochino i sindacati e diano soluzioni concrete.
Andrea Blarasin
Vice Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale
Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale
Vice Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale
Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale